Positivo al coronavirus? Attenzione alle cure in casa. Indicato l’uso del paracetamolo, importante avere in casa un saturimetro; ma chiedere al medico prima di assumere cortisone e antibiotici.
Sono state già divulgate alcune delle indicazioni contenute nella bozza del documento “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SarsCov2”, che spiegano cosa non usare quando si è positivi al coronavirus e si cerca la cura “fai-da-te”. Nel caso di sintomatologia non grave, però, è stato chiarito anche come sia possibile tenere a bada la malattia da Covid-19 seguendo alcune accortezze e prendendo alcune precauzioni. Di seguito alcune delle riposte offerte da Francesco Menichetti, ordinario di Malattie infettive all’Università di Pisa, per Il Corriere.
Coronavirus e sintomi non gravi: le cure a casa
Partendo dal presupposto che la prima regola – fondamentale – è quella di non prendere medicinali senza prima un consenso del medico, è possibile ricorrere al paracetamolo in caso di febbre alta (oltre i 38,5 gradi). Possibile anche prenderlo per diminuire i fastidi provocati dal mal di testa e dai dolori muscolari. Come spiegato da Menichetti, il paracetamolo è un medicinale sicuro, un antipiretico con scarsa attività antinfiammatoria e che non causa danni allo stomaco.
Per quanto riguarda il saturimetro, sarebbe bene tenerne in casa uno. Soprattutto quando si parla di Covid-19, è lo strumento più importante da avere sotto mano – dopo il termometro. Lo strumento permette di misurare la saturazione di ossigeno, con i valori normali che si aggirano attorno al 96-98%. Nel caso in cui i valori dovessero essere al di sotto del 93-94%, il medico dovrà prendere tutte le dovute misure per ulteriori accertamenti e controlli.
Attenzione al cortisone. Il medicinale andrebbe riservato a quei pazienti con grave insufficienza respiratoria (sotto il 90%) e che hanno necessità di ricovero. Il medicinale, allora, non dovrebbe essere usato con tanta leggerezza in ambiente casalingo, dato che può risultare persino dannoso – favorendo, tra le altre cose, la replicazione del virus. Le linee guida della Regione Lazio, inoltre, sconsigliano anche gli spray e gli aerosol (anche questi pare favoriscano la diffusione del virus).
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Per quanto riguarda l’eparina, questa può essere usata a casa in basse dosi, come prevenzione dei fenomeni trombo-embolici. Anche in questo caso, andrebbe ascoltato prima il consiglio del medico. Attenzione, invece, con gli antibiotici – fin troppo abusati nonostante la continua raccomandazione di usarli con cautela. Tale medicinale va usato dietro prescrizione e valutazione del proprio medico.
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Mentre per quanto riguarda le tanto chiacchierate vitamine (e si parla soprattutto della C e della D), non vi è prova scientifica che possano offrire reale beneficio contro la malattia Covid-19. Ad ogni modo, una ragionevole integrazione (e quindi 1 g al giorno di vitamina C e un certo dosaggio di vitamina D e zinco) può aiutare i pazienti ad aumentare le proprie difese immunitarie.