Carola Rackete arrestata in Germania durante una protesta ambientalista

Carola Rackete è in stato di fermo, dopo aver cercato di sabotare l’abbattimento di alcuni alberi. L’attivista, nota in Italia per la querelle con Salvini, si era accampata sulle querce centenarie di Dannenroder.

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Carola Rackete durante il suo accampamento – meteoweek.com

Carola Rackete si è messa ancora una volta nei guai. La giovane attivista tedesca si era fatta notare nel nostro Paese durante l’estate del 2019. Erano i tempi in cui le navi dell’organizzazione umanitaria Sea Watch cercavano di soccorrere e portare sulla terra ferma gli immigrati in condizioni pessime. Ed erano i tempi in cui Matteo Salvini, che all’epoca dei fatti era ministro dell’interno, faceva di tutto per metterle i bastoni tra le ruote. Ma poco più di un anno dopo, Carola Rackete è tornata a farsi notare dalle forze dell’ordine, stavolta a casa sua.

Siamo in Germania, per la precisione nella foresta di Dannenroder, nella zona centrale del Paese. Qui la Rackete, meglio nota come la capitana della nave Sea Watch 3, è finita in manette dopo l’intervento delle forze dell’ordine. Queste ultime sono arrivate su segnalazione delle autorità, che stavano lavorando su un terreno sul quale dovrebbe sorgere una nuova autostrada. In quel punto sono attualmente presenti diverse querce centenarie, che Carola Rackete e altri attivisti stavano provando a salvare, accampandosi sui rami e attorno alle radici degli alberi secolari.

L’accampamento della Rackete e dei suoi compagni sarebbe durato per diverse settimane prima dell’intervento della polizia. Tra le altre cose, nei giorni scorsi la stessa Carola aveva postato un video sul suo account Twitter. Il suo appello era particolarmente crudo e grave, in quanto denunciava l’intenzione di abbattere gli alberi secolari, pur di dare il via alla costruzione dell’autostrada 49. “Qui la società civile ora dice basta! In Germania ci sono centinaia di progetti di costruzione di strade. È insensato nel contesto di crisi climatica”, urla Carola nel video.

Carola Rackete immortalata durante la protesta – meteoweek.com

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Carola Rackete si era accampata su quelle querce vestita da pinguino e si era unita alla protesta da parte di alcuni esponenti della sinistra radicale. Si era riuscita a insinuare in una piattaforma area per la potatura degli alberi. Si tratta di un processo necessario per sfoltire gli alberi stessi, prima di abbatterli. Ma la Rackete non ci sta, tanto da aver svelato il motivo della protesta: “Sono quassù perché le emissioni di CO2 aumentano da 30 anni e perché tutte le petizioni e gli accordi internazionali non servono”, ha dichiarato.

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Nel suo appello, poi, la Rackete ha proseguito così: “Abbiamo bisogno di una moratoria su tutti i progetti infrastrutturali se vogliamo avere qualche speranza di raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi sul clima e affrontare la drammatica crisi climatica”. L’iniziativa alla quale ha preso parte Carola Rackete durava ormai dal mese di settembre. I manifestanti, anche loro arrestati nelle scorse ore insieme alla nota attivista, hanno occupato una specifica area della foresta di Dannenroder. In ogni caso, la sua protesta sembra essere terminata, visto l’arresto avvenuto nelle scorse ore.

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