Donald Trump sostiene che Pfizer abbia volutamente atteso l’esito delle elezioni per rendere noto lo sviluppo del vaccino. Ora sarà Joe Biden a godere del frutto dei lavori svolti in questi mesi.
Tutto il mondo sta provando a esultare per le notizie che stanno arrivando dagli Stati Uniti. In particolare dagli stabilimenti e dai laboratori gestiti da Pfizer, i quali stanno portando avanti in maniera pressante lo sviluppo e i test sul nuovo vaccino contro il Covid-19. La collaborazione con BioNTech sta diventando sempre più proficua per la società americana, che ha parlato di una efficacia del 90% del proprio antidoto contro il virus. Ma c’è chi non sembra affatto contento degli sviluppi che sta assumendo questa vicenda. Stiamo parlando di Donald Trump.
Il presidente uscente degli Stati Uniti sembra avere una parola di disprezzo per tutti in questi giorni. La prospettiva di sconfitta nelle elezioni presidenziali, a vantaggio di Joe Biden, non è affatto andata giù al tycoon, il quale non intende concedere l’onore delle armi al suo avversario. Ma tra gli attacchi inflitti da Trump c’è anche quello riservato ai vertici della Pfizer. Alla base dell’attacco da parte dell’ormai ex presidente americano c’è il tempismo con cui è stata annunciata l’efficacia del vaccino anti-Covid che è in fase di sperimentazione.
Trump vs Pfizer: il tempismo
Stando alle indiscrezioni riportate sull’ultimo numero del Washington Post, Trump non avrebbe gradito la tempistica dell’annuncio da parte di Pfizer. Come ben sappiamo, la casa farmaceutica americana ha svelato alla fine della scorsa settimana che il vaccino, in lavorazione in collaborazione con BioNTech, ha raggunto un’efficacia del 90%. Una situazione decisamente poco gradita al presidente americano uscente. Trump vorrebbe dimostrare che il “deep state” dei medici ha cercato in maniera chiara di sabotare le prospettive elettorali del candidato del partito repubblicano.
Una situazione che ha inevitabilmente portato giovamento a Joe Biden. E non solo per quanto riguarda il vaccino, che nel corso del prossimo anno potrebbe già essere a disposizione non solo dei cittadini americani, ma anche di milioni di altre persone sparse per il mondo. Ora sarà il sempre più prossimo presidente americano a raccogliere i frutti dei mesi spesi a compiere ricerche per il vaccino contro il Sars-CoV2. Tanto che è tornato a parlare in queste ore anche Anthony Fauci. Il responsabile dell’emergenza Covid negli Stati Uniti ha parlato di risultati semplicemente straordinari.
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Tra le altre cose, al di là del grande lavoro svolto da Pfizer, c’è da sottolineare anche il piano americano per la ricerca sul vaccino. L’operazione Warp Speed, approvata proprio dall’amministrazione Trump, riuscirà a raccogliere i primi frutti solo dopo il passaggio del testimone dal presidente uscente a Joe Biden. Ma in questo momento, nella testa del tycoon c’è solo il grande rimpianto di non aver potuto “godere” dell’annuncio di Pfizer in campagna elettorale. A suo parere, infatti, se l’annuncio fosse arrivato qualche giorno prima della chiamata al voto, probabilmente le cose sarebbero andate diversamente.
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E la prima pagina del Washington Post trova spazio per un titolo che sintetizza il tutto al meglio: Perfect Timing. L’insediamento ufficiale di Joe Biden alla Casa Bianca, infatti, avverrà il prossimo 20 gennaio. Proprio nei giorni in cui dovrebbero arrivare i primi risultati sulle sperimentazioni del vaccino di Pfizer sugli esseri umani volontari. Il vaccino rappresenta la buona notizia con cui Biden può iniziare il suo mandato quadriennale, in un contesto comunque inquinato dagli attacchi di Trump e da un’America spaccata a metà.