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Cronaca

Covid, Voza: “In Pronto Soccorso giungono pazienti meno gravi, alcuni però peggiorano”[VIDEO]

Covid, Voza: “In Pronto Soccorso giungono pazienti meno gravi, alcuni però peggiorano”. Ma da qualche giorno si nota una flessione dei flussi che fa ben sperare

Antonio Voza-Meteoweek.com

Antonio Voza, responsabile di Medicina d’Urgenza Irccs Humanitas di Milano, in un’intervista a La7 spiega la situazione Covid in Pronto Soccorso. In merito alla questione sul fatto che sia vero o meno che in quell’ospedale arrivi tanta gente che può essere curata a casa, Voza ribatte che “è corretto che rispetto alla prima ondata abbiamo dei pazienti che hanno una complessità sicuramente minore. C’è però da dire che questi pazienti, però, nelle 48-72 ore successive possono avere un peggioramento repentino e possono avere bisogno anche di un supporto ventilatorio. Quindi la gestione domiciliari di questi pazienti è molto borderline”. 

Alla domanda su quale sia la situazione attuale del Pronto Soccorso, Voza spiega che “I flussi sono ancora alti in Pronto Soccorso, la pressione è alta. Stiamo vedendo da qualche giorno una iniziale deflessione della curva e questo è sicuramente importante. La pandemia ci ha insegnato che l’andamento è molto fluido, molto dinamico, quindi prima di dire che siamo in fase di deflessione c’è bisogno di qualche giorno per avere questo tipo di conferma. Se così fosse, nelle prossime 2 settimane sia l’ospedale e sia il Pronto Soccorso dovrebbero cominciare ad avere un netto giovamento e una decompressione”. 

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Nelle precedenti 3 settimane l’andamento dei flussi è stato rapido e costante. Da qualche giorno c’è una sorta di plateu di accessi in Pronto Soccorso, un’iniziale dato favorevole”, prosegue Voza. In merito a un’eventuale stretta maggiore, il medico esprime il suo pensiero:”Tutti dovrebbero fare il loro lavoro, noi facciamo il nostro lavoro e se lo facciamo in collaborazione con i cittadini e i cittadini hanno un comportamento consapevole e socialmente responsabile, tutti ne gioiamo, è indubbio. Se vi saranno necessarie ulteriori restrizioni lo deciderà il Governo, non certo noi. Sicuramente sta iniziando a esserci una responsabilità maggiore. Essendo la prima cartina di tornasole, lo stiamo vedendo da qualche giorno a questa parte. Se i dati sono consolidati, saremo i primi a esserne contenti”. 

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