La Campania è zona arancione o gialla? Perchè è così difficile decidere

La situazione in Campania peggiora di giorno in giorno. Tra gli ospedali sempre più pieni e i dati sui positivi che aumentano, emerge lo stupore per la permanenza della regione in zona gialla.

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Le immagini di domenica scorsa in giro per Napoli – meteoweek.com

In Italia sta per concretizzarsi un nuovo cambiamento nello scenario su scala nazionale e regionale. Il Governo, ascoltando ancora una volta il parere dei governatori di regione, sta apportando delle modifiche all’originaria suddivisione su tre scale cromatiche, per indicare il grado di pericolosità della diffusione del Covid-19. Ma tra le regioni non ancora coinvolte in queste modifiche, nonostante siano chiare le difficoltà al suo interno, c’è ancora la Campania. Una regione ricca di contraddizioni di fronte alla presenza del virus tra le proprie città.

Fin dal momento in cui il Consiglio dei Ministri, supportato dal Comitato tecnico scientifico, ha stabilito la suddivisione dell’Italia in tre fasce, la Campania è stata inserita tra le regioni “a zona gialla”. Ciò vuol dire che sta affrontando il livello minimo di restrizioni per quanto riguarda l’apertura di esercizi commerciali e altre attività. Ma al momento la situazione nelle città campane è tutt’altro che serena e agevole. In particolare negli ospedali, dove si sta assistendo a una graduale e costante occupazione dei posti letto. Un problema che riguarda sia i ricoveri con sintomi che quelli in terapia intensiva.

Campania, ospedali al collasso

Per questo motivo, in vista della revisione che si sta attuando in alcune regioni, si pensava che anche la Campania venisse “declassata”. Un naturale passaggio dalla zona gialla a quella arancione. Almeno questo è quanto si evince dai dati. In primis quello relativo all’indice Rt, che attualmente non è minore a quello di altre regioni presenti in zona arancione. E poi ci sono altri due aspetti che non possono non essere considerati, al di là dell’incidenza del Covid. Il primo è l’aumento dei contagi in relazione ai tamponi effettuati, il secondo è legato alla condizione degli ospedali.

Vincenzo De Luca richiama i campani all’ordine – meteoweek.com

Bisogna fare i conti anche con i problemi che si hanno in Campania, per quel che concerne il contact tracing. A questo si aggiunge anche la presenza in forma sempre meno massiccia dell’ossigeno nelle farmacie e negli ospedali. E nel frattempo, data la situazione a dir poco problematica degli ospedali, i medici invitano le persone a curarsi a casa con antibiotici, anche se pure questo rimedio scarseggia nelle farmacie. Dunque la situazione campana è sempre più in bilico, ma almeno per il momento non si vede l’ombra di un “cambio cromatico” per leggerne le condizioni reali.

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Anche perchè gli ospedali sono in condizioni pessime. A partire dal “Cotugno” di Napoli, dove alcune testimonianze mostrano lo svolgimento della fase di pre-triage ancora nelle automobili per evitare ulteriori assembramenti. In buona parte degli ospedali della regione i posti letto sarebbero addirittura esauriti, tanto che i medici che diagnosticano la positività al Covid unita a sintomi influenzali, invitano la gente a curarsi a casa e a restare in isolamento. Eppure, il ministro della salute Roberto Speranza non ha mai posto la regione tra quelle più in difficoltà.

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Eppure sono arrivate notizie importanti, come quella fatta trapelare sui social da Sandra Zampa. Il sottosegretario alla Salute ha fatto sapere attraverso Twitter che “i dati della Campania non sono ancora pervenuti” e quindi non è ancora possibile fare un’analisi dei suddetti dati. Proprio la mancanza di questi elementi potrebbe aver indotto il Governo a non aver ancora preso una decisione. Ma i tempi stringono, Natale si avvicina e la situazione nella regione non vede miglioramenti a lungo termine. Il tutto mentre la mappa cromatica dell’Italia cambia ancora.

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