WhatsApp ha ricevuto l’ok normativo per il rilascio di WhatsApp Pay fino a 20 milioni di utenti. La nuova funzione di pagamento, consente di inviare denaro via chat. Al momento il servizio è disponibile solo in India, punto interrogativo sugli altri Paesi.
Dopo oltre due anni e mezzo di “blocchi” di tipo normativo, WhatsApp ha ora ottenuto l’approvazione normativa per il lancio di WhatsApp Pay su Unified Payments Interface (UPI). In questo modo, la nota piattaforma di messaggistica può adesso raggiungere 20 milioni di utenti iniziali: un salto di qualità considerando che nel 2018 il servizio era stato limitato a 1 milione di utenti.
La National Payments Corporation of India che gestisce UPI ha anche dichiarato che a partire dal 1° gennaio 2021 implementerà del 30% il limite dei volumi di pagamento possibili su app terze. Quest’ultime avranno tempo fino a gennaio 2023 per conformarsi. Al momento in India il limite al volume dei pagamenti digitali su app di pagamento serve a garantire che nessun player abbia una posizione troppo dominante nel mercato concorrenziale. Con l’ingresso di WhatsApp nel settore si può già intravedere un determinato cambio di prospettiva, dati i 400 milioni di utenti attivi solo in India. Attualmente anche Google e Walmart sono leader nel settore dei pagamenti mobile in India e insieme detengono circa l’80% della quota di mercato UPI. Le stime sul mercato indiano dei pagamenti mobile contano mille miliardi di dollari entro i prossimi tre anni, motivo per il quale anche Facebook quest’anno ha investito quasi 6 miliardi di dollari nel colosso indiano delle telecomunicazioni Jio Platforms, gestito da Mukesh Ambani, nonché l’uomo più ricco dell’India. Si tratta del più grande investimento estero di Facebook nel panorama tecnologico indiano.
Con WhatsApp Pay gli utenti possono inviare denaro in chat toccando l’icona dell’allegato e selezionando la voce Pagamento, digitare l’importo desiderato e premere invio, poi inserire il Pin o autenticazione per completare il pagamento. Per i pagamenti peer-to-peer sarà, invece, necessario scansionare un codice QR univoco per avviare le transazioni di denaro in tempo reale agli altri dispositivi. Dalla sezione dedicata si potranno controllare tutti i pagamenti effettuati, la cronologia e i dettagli del conto. Dunque, una volta configurato WhatsApp Pay e dopo aver associato al proprio account WhatsApp i dati bancari, gli utenti potranno inviare denaro ai propri contatti.
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Per il momento l’unico Paese in cui WhatsApp Pay è disponibile è l’India. A giugno di quest’anno il servizio di pagamento su WhatsApp era stato lanciato anche in Brasile, ma la banca centrale brasiliana ne ha subito ordinato la sospensione così dichiarando: “Per preservare un ambiente competitivo adeguato nel settore dei pagamenti mobile”. Unica “fonte di speranza” è quanto affermato da Mark Zuckerberg a febbraio 2020: WhatsApp Pay potrebbe essere lanciato a livello globale nei prossimi mesi. Per quanto riguarda invece l’Europa e gli altri Paesi dell’Asia meridionale, WhatsApp risulta molto utilizzato, motivo per il quale un prossimo rilascio del servizio è nelle intenzioni di Facebook. Eppure, ad oggi non è ancora possibile conoscere quali Paesi riceveranno i pagamenti su WhatsApp e quali saranno le condizioni richieste per la sua implementazione fuori dal territorio indiano.
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