La testimonianza shock della vittima della baby gang di “Untori covid”: “Mi hanno sputato in faccia”. Tutti minorenni, i ragazzini si aggirano per il centro senza mascherina ad “alitare” sui passanti.
Un fatto increscioso, un atto da condannare. A raccontare la sua storia è una donna di Cesena, sputata in faccia da una banda di minorenni “untori di Covid”. La vicenda è successa in pieno giorno, in un luogo della città molto frequentato, non lontano dal centro storico. La vittima, che ha confessato di essere estremamente delusa e amareggiata, è una docente molto attiva nella comunità cesenate, dove – oltre ad abitarvi – organizza corsi e tiene laboratori d’arte per bambini e ragazzi. “A parte il gesto odioso e incomprensibile, quello sputo è una provocazione alle norme contro il Covid e potenzialmente pericoloso”, ha raccontato ai giornalisti che l’hanno raggiunta.
La donna è stata vittima di un atto di bullismo da parte di alcuni minorenni di Cesena, un gruppetto di ragazzini che sfida le regole contro il Covid-19 e di emergenza sanitaria. La docente è stata raggiunta dai giornalisti de Il Resto Del Carlino, ai quali ha lasciato la sua testimonianza e raccontato quell’odiosa disavventura.
Dopo essere uscita di casa per una passeggiata, dirigendosi lungo via Zeffirino Re e le strade del centro storico, la donna è stata raggiunta dal gruppetto di giovanissimo e ha ricevuto da uno di loro uno sputo in pieno volto. “Stavo andando verso piazza del Popolo, quando un gruppetto di ragazzini in età di scuola media inferiore mi si è fatto incontro. Avevo già notato una esuberanza sopra le righe nel loro comportamento, poi uno di loro mi ha apostrofato con un ‘signora, scusi signora…’, neanche il tempo di guardarlo negli occhi che si abbassa la mascherina e mi sputa in faccia, tra le ghignate di compiacimento degli altri, alcuni dei quali a bocca e naso scoperti”, ha ricostruito la docente.
E a condanna dell’insensato gesto, queste parole: “A parte il gesto odioso e incomprensibile, perché quel ragazzino ed io non ci conosciamo, quindi non poteva avercela con me, oggi quello sputo è una provocazione alle norme contro il Covid e potenzialmente pericoloso”.
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Nonostante le segnalazioni immediate fatte pervenire alle forze dell’ordine e ai vigili urbani, però, nessuno pare abbia fermato quel gruppetto di “untori”. Tant’è che ulteriori testimoni, che hanno assistito sbigottiti alla scena, hanno aggiunto come i ragazzini abbiano continuato a “scorrazzare e a urlare, indisturbati” per la zona del centro. E ancora, si parla di episodi riconducibili anche all’interno del Foro annonario – questa volta perpetrati ai danni di una vigilessa – ma anche di altri gruppetti scoperti andare in giro senza mascherina e a dare la “buonasera” ai passanti, alitando senza scrupoli a pochissimi centimetri dal viso.
Forte e unitario l’appello lasciato ai giornalisti – e diretto alle forze dell’ordine, così come anche all’amministrazione comunale – dai residenti: “Una maggiore sorveglianza, interventi tempestivi delle forze dell’Ordine, una punizione certa ai loro comportamenti trasgressivi, o l’affidamento ai Servizi Sociali potrebbero ridurli a più miti consigli. A che servono altrimenti le telecamere?“.
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