Si è spento all’età di 48 anni Mirco Comunian, positivo al Covid-19 e colto da un malore improvviso mentre era in casa, in quarantena. Inutili i soccorsi: morto tra le braccia della moglie, lascia sola anche una figlia di 15 anni.
Mirco Comunian, 48 anni, dipendente dei Magazzini Generali. L’uomo è stato colto da un imprivviso malore mentre si trovava nella sua casa di Brugine (Padova), a trascorrere la quarantena dopo che gli era stata riscontrata la positività al Covid-19. Mirco, che era asintomatico all’infezione, si è sentito male davanti alla sua famiglia, dopo il pranzo con la moglie e la figlia di 15 anni. Inutili i tentativi di soccorso da parte dei medici del 118, intervenuti la sera su chiamata della moglie: al loro arrivo, infatti, l’uomo era già deceduto.
Domenica in famiglia, un dolore improvviso dopo pranzo
Tragedia a Brugine: nella giornata di domenica 8 novembre si è spento il 48enne Mirco Comunian, positivo al Covid-19 ma asintomatico. Secondo quanto viene riportato dai media locali, pare che l’uomo si sia improvvisamente sentito male subito dopo pranzo, quando avrebbe avvertito un forte dolore allo stomaco. Il 48enne, su indicazione della moglie che credeva si trattasse di un problema digestivo, avrebbe allora bevuto una limonata e si era coricato a letto per riposare. Nel giro di poche ore, però, la situazione è precipitata: le sue condizioni si sono infatti aggravate, e dopo aver chiamato nuovamente la moglie per chiedere aiuto, per lui c’è stato più nulla da fare. Nonostante il tempestivo arrivo del 118, così come anche del fratello dell’uomo, Mirco se n’è andato nel giro di poco.
Sul posto sono intervenute le autorità per effettuare tutte le verifiche e i rilievi di rito, ed è autorizzato il trasferimento della salma all’obitorio di Schiavonia. Il 48enne lascia sola sua moglie Michela Romanato, apprezzata parrucchiera in un negozio del paese, e sua figlia adolescente di 15 anni.
Il dolore per la scomparsa di Mirco Comunian
Tutti i membri della famiglia erano rimasti a casa da diversi giorni, poiché risultati positivi al Coronavirus – pur restando asintomatici. Erano in attesa di ripetere i tamponi, e quella domenica la stavano trascorrendo in relativa pace e tranquillità come tutte le altre. Fino a che non è successo l’irreparabile. Dolore e scompiglio nella comunità, che ricorda con affetto Mirco. “Mirco l’ho visto nascere ed era per noi un po’ una mascotte, il più giovane della truppa”, spiega ai giornalisti de Il Gazzettino Mario Comunian, uno dei cugini, storico amministratore comunale, e vicino di casa del 48enne.
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E lo ricorda ancora, con sensibilità: “Dopo venti giorni dalla nascita, gli era morto il papà, motivo per cui tutti noi, più grandi, eravamo particolarmente affezionati a Mirco. Posso dire davvero che era l’immagine della salute, sempre sorridente, anche grazie alla sua bella famiglia, dedicava il suo tempo libero alla casa, aveva le mani d’oro, ma amava anche fare qualche viaggio con la moglie Michela e la figliola. La cosa più triste è il fatto che a causa del Covid, nessuno è potuto entrare in casa per consolare i suoi cari e in questi momenti ce ne sarebbe davvero bisogno”.
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Ad esprimersi sulla drammatica notizia è stato anche il sindaco, Michele Giraldo. “Ho appreso della notizia nella serata di domenica. In questo momento di profondo dolore, la nostra comunità si unisce in silenzio in un abbraccio alla moglie Michela, alla figlia Giada e a tutta la famiglia che ha perso inaspettatamente una grande persona come Mirco”, spiega infatti in una nota il primo cittadino.