Un uomo di origini albanesi è accusato di rapina, lesioni aggravate e abbandono di minore. Il 36enne aveva lasciato a casa da sola la figlia di 7 anni per andare a rubare una elevata quantità di alcol in un bar di Treviso.
Pur di accaparrarsi un po’ di alcol un cittadino albanese, residente a Treviso, non ha esitato a lasciare da sola a casa la figlia di 7 anni. L’uomo si è recato in un bar e ha tentato di impossessarsi di una birra senza pagare, ma è stato fermato dal gestore del locale. Il trentaseienne ha dunque iniziato a sferrare calci e pugni nei suoi confronti, finché non lo ha minacciato con un coltello. Poi ha recuperato le bottiglie che voleva ed è scappato. Le forze dell’ordine lo hanno qualche ora dopo individuato e arrestato.
La rapina è avvenuta nel tardo pomeriggio del 4 maggio 2018 nel Bar Sole di Treviso, in Strada Feltrina, ma soltanto adesso il processo nei confronti del ladro sta andando avanti. L’uomo di 36 anni, quel giorno, è entrato nel locale, già visibilmente ubriaco, e ha ordinato una bottiglia di birra. Successivamente, però, si è rifiutato di pagarla.
Il gestore, un cittadino cinese, si è opposto e da lì è iniziato un violento pestaggio. Calci, pugni e infine le minacce con un coltello, prima che il rapinatore si desse alla fuga con l’alcol rubato. La vittima ha riportato lesioni al viso e allo sterno. Il trauma facciale, in particolare, è stato causato da un colpo che gli aveva inferto proprio con la bottiglia mai pagata. Qualche ora dopo, tuttavia, l’uomo è stato riconosciuto dal proprietario del bar e indicato alle forze dell’ordine, che lo hanno trasferito in questura e hanno disposto il fermo nei suoi confronti.
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Mentre avveniva la rapina, nell’appartamento di via Emilia dell’albanese, si trovava ignara, da sola, la figlioletta di 7 anni. Per questa ragione, oltre che di rapina e di lesioni aggravate, l’uomo è accusato anche di abbandono di minore. A ciò si aggiunge il reato di riciclaggio. Nelle tasche del trentaseienne, infatti, sono state ritrovate due carte di credito e un Postamat che aveva sottratto a qualche malcapitato un mese prima. L’uomo aveva utilizzato quei mezzi di pagamento per acquistare alcolici proprio nel bar dove ha messo a segno la rapina, quando ormai i suoi fondi erano terminati.
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