Flavio Insinna, lacrime in diretta per il conduttore: “Non ce l’ho fatta”

Flavio Insinna è tra gli artisti più affermati dello spettacolo, oggi conduttore di successo cresciuto artisticamente grazie anche agli insegnamenti di Gigi Proietti e ai tanti consigli che ha ricevuto dal maestro nel corso della sua carriera. Come molti altri attori anche Insinna ha voluto omaggiare Gigi Proietti, scomparso la scorsa settimana nel giorno del suo compleanno, con alcune dichiarazioni rese in programmi tv dove è stato ospitato.

Flavio Insinna commosso e provato a La Vita in Diretta

In collegamento con La Vita in diretta Flavio Insinna ha parlato di se e rivolgendosi a Rita dalla Chiesa presente in studio ha raccontato quando con il padre ha preso conoscenza della morte del generale Dalla Chiesa, un attentato che lo ha segnato profondamente tanto che da quel momento ha desiderato fare il carabiniere. Flavio Insinna è apparso tuttavia molto provato e si è commosso molto quando ha rivisto le immagini dove appare insieme a Proietti, nei vari lavori che hanno portato in scena insieme.

“Il maestro Luigi Proietti è un genio, un genio vero. In questo periodo triste abbiamo bisogno di grandi maestri.” Le parole di Insinna sono decisamente commoventi e coinvolgono il pubblico in studio già molto triste per la scomparsa dell’amato artista. Proietti, personaggio dalla carriera variegata, artista apprezzato e dal successo quasi inarrivabile è per Insinna un vero e proprio genio oltre che un maestro. Per il conduttore la scomparsa di Proietti lascia un vuoto non solo al pubblico ma a tutti quegli artisti che hanno avuto l’onore ma soprattutto l’opportunità d’affiancarlo e crescere artisticamente avvalendosi dei suoi tanti consigli.

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Flavio Insinna a Propaganda Live: “Proietti? Se fosse una calciatore sarebbe Pelè”

Flavio Insinna è stato ospite anche di Propaganda Live dove gli è stata data la possibilità di realizzare un monologo sulla grandezza di Gigi Proietti: “Se fosse stato un calciatore sarebbe Pelé.” Le parole del conduttore sono state accolte nello studio di Bianchi con commozione e tanto affetto, manifestando dispiacere per la grave perdita.