Le vacanze di Natale sono sempre più vicine e il Governo sta studiando nuove misure per contenere i contagi durante le feste.
Un provvedimento che riguarderà il Natale. Lo ha preannunciato la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, rispondendo agli interrogativi di quanti nelle ultime settimane hanno iniziato a chiedersi che ne sarà delle festività in tempi di emergenza sanitaria. Sarà un Natale ristretto, ma non solitario. Stando alle parole dell’ex vicepresidente del Partito democratico, potranno sedersi intorno allo stesso tavolo parenti di primo grado, fratelli e sorelle.
Le nuove misure dipenderanno dalla situazione epidemiologica
Al momento comunque non ci sono certezze, anche perché l’emanazione di nuove misure restrittive dipenderà dalla situazione epidemiologica in cui si troverà l’Italia il prossimo 3 dicembre. Per quel giorno infatti è prevista la fine del decreto con cui l’esecutivo ha suddiviso il Paese in zone di rischio (gialla, arancione, rossa) e sarà necessario disporre nuove linee guida per contenere il contagio da coronavirus.
Tutelare sia la salute, sia l’economia
E se, da una parte, il Governo intende mantenere regole rigide per evitare il collasso del sistema sanitario, dall’altra parte sa che il periodo delle feste è una “mano santa” per l’andamento del commercio e dell’economia. Sarà importante quindi disporre provvedimenti che tutelino sia la salute dei cittadini, sia la possibilità di fare acquisti natalizi, restituendo vigore agli esercizi commerciali.
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L’importanza di rispettare le regole
Per questo, secondo Zampa, è fondamentale che tutti rispettino le regole: proprio per poter arrivare al Natale con una situazione sotto controllo. Se così non fosse, la chiusura totale sarebbe l’unica soluzione. “Se tutto si rivelasse inefficace, nessuno attenderà fino all’ultimo”, ha infatti sostenuto la sottosegretaria alla Salute.
La proposta del presidente dell’Ordine dei medici
Per alcuni, tuttavia, è già tardi. Ad esempio per Filippo Anelli, presidente della federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo), che reclama il lockdown generalizzato almeno per un mese. In questo modo, secondo l’esperto, “in un paio di settimane si potrebbe raggiungere il picco della seconda ondata e così comincerebbe la discesa con il progressivo decongestionamento degli ospedali”.
Il peggio sarà “fra Natale e l’inizio del 2021”
Al contrario insistendo su misure restrittive più deboli, come quelle in vigore in questi giorni, si raggiungerebbe il peggio proprio nel periodo di Natale. “Fra Natale e l’inizio del 2021 – ha detto Anelli – i casi di influenza si sommeranno a quelli di Covid e i pronto soccorso saranno pieni di persone con gli stessi sintomi e la paura di aver preso il coronavirus. Noi siamo ancora in tempo di evitare tutto questo con un lockdown esteso a tutta Italia, della durata di un mese. L’alternativa è che il servizio sanitario alzi bandiera bianca”.
Le perdite economiche di un Natale in lockdown
Mentre l’esecutivo discute su cosa sia meglio fare, il Rapporto Censis-Confimprese ‘Il valore sociale dei consumi’ ha fatto emergere le perdite che un lockdown nel periodo natalizio potrebbe causare. Il bilancio è pessimo: 25 miliardi di spesa delle famiglie andrebbero in fumo. Non solo. Per la fine dell’anno si stima un crollo dei consumi per un valore complessivo di 229 miliardi di euro, pari al -19,5 per cento.