L’Organizzazione internazionale per le migrazioni ne ha dato notizia attraverso il suo profilo su Twitter. Sono 119 i migranti che sono stati rimpatriati in Libia. Dall’inizio dell’anno sono oltre 10mila i rimpatri.
La Guardia Costiera è entrata nuovamente in azione nel corso della notte appena trascorsa. Gli agenti hanno effettuato una nuova operazione per impedire un altro sbarco di migranti che stavano provando ad arrivare nel nostro Paese dalla Libia. A rendere noto questo ennesimo intervento sono stati gli uomini dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni. Sul profilo ufficiale su Twitter, la Oim che opera proprio nel Paese nord-africano ha svelato che “questa notte 119 migranti, tra cui donne e bambini, sono stati intercettati e riportati in Libia dalla Guardia costiera“.
Si tratta di un altro tentativo di fuga, da parte di decine di cittadini libici, dalla situazione tutt’altro che tranquilla che si sta verificando nel Paese. Tanto che, a corredo del proprio primo tweet, gli uomini dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni spiegano che il proprio personale “era al punto di sbarco per fornire assistenza di emergenza“. Inoltre si sottolineano, nel comunicato avvenuto via social, quelle che sono le condizioni che i migranti hanno affrontato in Libia, considerata tutt’altro che un porto sicuro dagli uomini dell’Oim.
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Alla denuncia resa nota dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni, si aggiungono le dichiarazioni di Safa Msehli. Si tratta della portavoce di Iom-Un Migration, un’altra organizzazione che si occupa della cura e dell’assistenza ai migranti. Essa ha fatto sapere che quello avvenuto questa notte non è di certo il primo intervento nel corso del 2020 da parte degli uomini della Guardia Costiera. “Finora quest’anno oltre 10.000 uomini, donne e bambini che hanno tentato di fuggire dal Paese, sono stati rimpatriati andando incontro a detenzione, sfruttamento e abusi“, ha svelato la Msehli.
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? Tonight, 119 migrants, among them women and children, were intercepted and returned to #Libya by the coast guard.
While IOM staff were at the disembarkation point to provide emergency assistance, we reiterate that Libya cannot be considered a safe port. pic.twitter.com/Nqounukz0u
— IOM Libya (@IOM_Libya) November 8, 2020
Dunque continuano i tentativi, da parte dei cittadini libici, di lasciare il proprio Paese per raggiungere le coste italiane. La scorsa settimana, sempre in base a un rapporto reso noto dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni, sono state intercettate altre sei imbarcazioni contenenti migranti. In quel caso sono stati fermati più di 370 tra uomini, donne e bambini che erano partiti dalla Libia per raggiungere l’Italia. Tutti loro sono stati portati in detenzione arbitraria. E presto potrebbero arrivare altri soggetti, quindi l’attenzione della Guardia Costiera resta alta.