Il ministro dell’interno fa capire che il nostro Paese non è del tutto al sicuro dopo gli attacchi di Nizza e Vienna. “Abbiamo già messo in campo le migliori forze di polizia”, dichiara la Lamorgese.
La situazione su scala mondiale, per quanto riguarda il terrorismo, è tornata a essere calda e complicata da gestire. Le ultime settimane hanno fatto sì che i riflettori si spostassero nuovamente su questo fronte, nonostante ci sia in atto una pandemia mondiale. Gli attentati avvenuti prima a Nizza e poi a Vienna hanno anche spostato l’attenzione sul tema della migrazione clandestina. Tutti temi che riguardano da vicino le attività di Lucia Lamorgese. Il ministro dell’interno ne ha parlato durante il suo intervento a Che tempo che fa, andata in onda ieri sera su Rai Tre.
Il ministro Lamorgese ha risposto in primis all’eventualità che l’Italia sia fuori dai progetti dei gruppi terroristici. “Non potrei mai dirlo, ma stiamo monitorando la situazione con grande attenzione“, ha dichiarato in tal senso. Il capo del Viminale ha fatto capire che gli attentati di Nizza e di Vienna sono atti isolati tra loro, senza un filo che li accomuna. In ogni caso la Lamorgese segnala la presenza di “questa narrazione dell’Isis che in certi soggetti procura un certo fascino“. Per questo motivo non si può affatto dire che l’Italia sia del tutto fuori pericolo.
Naturalmente, dalle parole del ministro dell’interno emerge una speranza: “Mi auguro che nulla di tutto ciò si realizzi nel nostro Paese“, ha detto. In ogni caso, la Lamorgese fa capire che l’Italia non si farà cogliere impreparata di fronte a ogni evenienza. Anche perchè in questo periodo, in cui l’attenzione del mondo è rivolta alla pandemia di Covid, non bisogna arretrare di un centimetro: “Per quanto riguarda la nostra attività di prevenzione – ha svelato il ministro – abbiamo in campo le migliori forze di polizia, siamo in collegamento con altri Paesi per informazioni“.
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Lucia Lamorgese ha parlato anche della situazione che l’Italia sta vivendo sul piano sanitario. Una situazione che riguarda da vicino le sue attività, soprattutto per quanto riguarda le manifestazioni contro gli ultimi provvedimenti presi dal Governo. Manifestazioni che spesso e volentieri hanno visto infiltrazioni da parte di gruppi di estrema destra, che hanno approfittato per mettere le città a ferro e fuoco. “Si è vista gente che non aveva nulla a che vedere con le categorie che manifestavano – spiega la Lamorgese – . Infiltrati, anche delinquenti, giovani con condanne per episodi di microcriminalità e nel caso di Napoli anche infiltrazione della criminalità organizzata“.
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Dunque anche il ministro dell’interno è consapevole del fatto che certe manifestazioni, per quanto legittime, possano trasformarsi in un pericoloso volano per la sicurezza del Paese. Anche perchè, nel frattempo, il Governo ha dispiegato una serie di aiuti di una certa importanza, in favore delle categorie colpite sul piano degli introiti dagli ultimi provvedimenti. La Lamorgese ha comunque ribadito che “è giusto manifestare nella legalità“. Per questo motivo non ha invogliato le categorie interessate a smettere di manifestare, ma al tempo stesso “prendere le distanze da chi vuole utilizzare queste manifestazioni per altri scopi“.
