Minacce di morte a Luca Zaia: le parole che spaventano

L’intimidazione è indirizzata direttamente al governatore del Veneto, che ha proceduto a una denuncia per diffamazione contro ignoti.

Minacce di morte a Luca Zaia: le parole che spaventano – meteoweek

«Sei solo è sempre un Asino, vorrei spararti in bocca. Firmato ps»: un messaggio duro, una minaccia che non ha nemmeno il coraggio di essere pronunciata ma che viene affidata ad una mail indirizzata al presidente del Veneto, Luca Zaia, e oggetto di denuncia per minacce e diffamazione. La missiva partita dall’account salvatoreperillo@icloud.com risale allo scorso 21 settembre e si inserisce, secondo il Gazzettino, in una strategia per affondare la Lega. Come ricorda il Giornale, a luglio un rapper pubblicò sui social un ritratto di Zaia a testa in giù con la minacciosa scritta “leghista attento, fischia ancora il vento”. “Come capogruppo, ma soprattutto come Veneto, esprimo tutta la mia solidarietà al nostro governatore Luca Zaia per le ennesime minacce di morte – ha dichiarato Alberto Villanova -. Prima di arrivare a lui se la dovranno vedere con milioni di veneti”. Solidarietà anche dal vicesegretario del Partito democratico Andrea Orlando. La situazione appare molto tesa.

Zaia, però, ha detto che non si farà intimidire. A scatenare l’astio nei confronti della Lega ci sono anche le posizioni prese nei confronti del governo. Zaia aveva già espresso duramente la sua opinione sostenendo che il Veneto «è regione gialla. Dunque potrei starmene zitto, non ho rivendicazioni. Ma il problema esiste: nate come strumento di analisi per le Regioni, le fasce sono diventate nottetempo un sistema di classificazione dei territori. Erano un aiuto, si sono trasformate in un giudizio. Con un punto debole: manca il contraddittorio tra le parti. Da lì nasce il conflitto». «Certo che è stato chiesto un confronto», spiega ancora Zaia. «Vogliamo che alcuni parametri siano migliorati. L’incidenza dei positivi sul numero dei tamponi, ad esempio, non tiene minimamente conto dei testi rapidi.

In Veneto ne facciamo 10mila al giorno. Come si fa a non inserirli nella base di calcolo? Come vede, non parliamo di una formula matematica dall’esito infallibile, ci sono ampi margini di discrezionalità».

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Luca Zaia ha sporto denuncia per le minacce di morte – meteoweek

A scatenare la confusione e quindi gli errori sono i Dpcm di Conte, secondo Zaia. «Vanno definite competenze certe perché la prima fonte di confusione sono proprio i Dpcm». Infatti,«dove fa comodo impongono, dove non fa comodo delegano a governatori e sindaci». Poi si sofferma sull’appello all’unità del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Sono sempre stato rispettoso del dialogo, anche quando questo era difficilmente sostenibile, per non dire imbarazzante. L’unità però non può prescindere dalla condivisione del percorso. Non è che uno indica la via e tutti gli altri devono accodarsi». L’appello verrà accolto?

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