Joe Biden è il quarantaseiesimo presidente degli Stati Uniti. Il candidato democratico ha battuto Donald Trump. Al termine del suo discorso ha richiamato un canto della Bibbia.
Joe Biden, dopo la vittoria netta alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti contro il candidato uscente Donald Trump, ha parlato alla popolazione. Il suo lungo discorso si è concluso con il richiamo ad un canto della Bibbia, il cui titolo è “Su ali d’aquila“. Si tratta di una liturgia cattolica il cui testo è tratto da un salmo (il 90) del testo sacro cristiano. Esso annuncia l’arrivo di una nuova alba. “Io sono con voi e spero che la speranza vi dia sollievo. Vi solleverà sulle sue ali, vi mostrerà una nuova alba e vi terrà sul palmo della mano. Adesso insieme sulle ali di quest’aquila possiamo guardare al futuro“, ha detto il nuovo presidente.
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Molti gesuiti americani hanno apprezzato il gesto. “Questo significa quattro anni non solo di un presidente cattolico, ma un’iniezione di cultura cattolica nella nostra conversazione nazionale in un modo che probabilmente non si vedeva dai tempi di JFK“, ha scritto James Marin. La rivista dei gesuiti americani America Magazine, inoltre, ha dedicato un’ampia pagina a tale canto liturgico richiamato da Joe Biden. Anche l’ex direttore della pastorale giovanile della Conferenza episcopale francese, Nathalie Becquart, si è detta emozionata per quanto accaduto ieri al termine del discorso del nuovo presidente. “Per un cittadino francese cresciuto nel Paese della ‘laicità’, ascoltare un presidente eletto parlare come un prete mentre pronuncia un’omelia incentrata sulla guarigione e l’unità, quindi citare il canto liturgico ‘On Eagle’s Wings’ è un’esperienza nuova e interessante“, ha spiegato.