Aumenta il bilancio 63 morti per tempesta Eta, ora l’uragano punta verso Cuba

Aumenta il bilancio 63 morti per tempesta Eta, ora l’uragano punta verso Cuba

Le frane causate dall’uragano Eta, ora declassato a depressione tropicale, hanno causato più di 63 morti nei villaggi indigeni nel nord-ovest del Guatemala.


Lo ha annunciato ieri sera il presidente Alejandro Giammattei in una conferenza stampa a Puerto Barrios, città nord-occidentale colpita dalle inondazioni.
Il Coordinamento nazionale per la riduzione dei disastri (Conred) del Guatemala aveva riferito ieri mattina che quattro persone tra cui due minori erano morte nel Paese a causa di frane provocate dalle piogge portate da Eta. “Ora invece il numero delle vittime è di oltre 50”, ha detto ieri sera Giammattei.

Il Bilancio dei morti aumenta: 63 , ora verso Cuba

Declassato ora a semplice depressione tropicale, l’uragano Eta continua la sua progressione in America centrale lasciando dietro di sé più di 63 morti e migliaia di sfollati. E oggi si rafforzerà sul Mar dei Caraibi per poi minacciare Cuba, Giamaica e la Florida. Più di 50 persone sono morte nei villaggi indigeni nel nord del Guatemala per le frane causate dalla tempesta. Altre cinque persone a Panama, quattro in Honduras, due in Costa Rica e due in Nicaragua. “Entro lunedì mattina le forti piogge causate da Eta causeranno catastrofiche e pericolose inondazioni improvvise in parti dell’America centrale, oltre a smottamenti”, ha avvertito il Centro nazionale uragani (Nhc) degli Stati Uniti.