Muore ex dirigente delle Entrate: Massimo Andemo stroncato da una lunga malattia

Muore ex dirigente delle Entrate: Massimo Andemo stroncato da una lunga malattia

Massimo Andemo, ex direttore dell’ufficio territoriale di Este dell’Agenzia delle Entrate, poi trasferito a Rovigo, è morto nella notte tra mercoledì e giovedì all’ospedale di Piove di Sacco, dove era ricoverato. 

massimo andemo - meteoweek.com

Se ne va a soli 55 anni Massimo Andemo, ex direttore dell’ufficio territoriale di Este dell’Agenzia delle Entrate, poi trasferito a Rovigo. Dietro di sé lascia il ricordo di un capace dirigente, e di una persona buona e altruista. Il 55enne se n’è andato nella notte tra mercoledì e giovedì, sul suo letto all’ospedale di Piove di Sacco, struttura in cui era ricoverato da un paio di giorni. A stroncarlo, la malattia che lo debilitava da ormai due anni e mezzo.  Massimo era anche un fedele, e accorato è ora il saluto che il parroco di Stanghella, don Francesco Lucchini, gli rivolge su Facebook: “La tua casa ora è il cielo”. Questo stesso parroco aveva fatto visita al 55enne solo una settimana fa. Sul volto dell’ex dirigente, la consapevolezza di essere vicino alla morte e la preoccupazione per le persone che avrebbe dovuto lasciare: “Era cosciente che si stava avvicinando il momento di concludere la sua esperienza di vita terrena. L’unica preoccupazione di Massimo era il come sarebbe avvenuto il passaggio. Consapevole di quello che lui aveva vissuto da ragazzo, desiderava che questo momento non turbasse la vita della moglie e delle figlie. In quell’incontro, ho potuto confermare ancora una volta e meglio lo spessore umano e cristiano di Massimo”.


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Poi il parroco ricorda il grande altruismo di Massimo, che tra la parrocchia, il catechismo e il consiglio pastorale, era stato protagonista di molte attività di volontariato, anche all’interno di associazioni laiche. Don Francesco Lucchini riporta l’esempio del bel gesto dell’anno precedente, quando Massimo aveva aderito a un progetto di lettura delle fiabe per non vedenti. Così don Francesco non può che ribadire: “La sua discrezione e quella della sua famiglia, che non sono venute meno neanche nel tempo della malattia e della prova, ci fanno leggere questa morte nella luce della fede e della speranza cristiana”.


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Parole che cercano di riassumere il lutto di un’intera comunità che ora piange la sua scomparsa e che mostra solidarietà alla moglie Maria Chiara e alle figlie Laura e Maddalena. L’ultimo saluto sarà lunedì prossimo alle 15.