Il bollettino redatto dai responsabili del Pio Albergo Trivulzio di Milano porta alla luce il nuovo focolaio. Già durante le prime settimane di diffusione del virus, la Rsa era finita nell’occhio del ciclone.
Tornano il caos e la paura tra le mura del Pio Albergo Trivulzio di Milano. La Rsa, finita già nell’occhio del ciclone durante il periodo di massima pressione del Covid-19 sugli ospedali e sulle strutture per gli anziani, sarebbe nuovamente al centro di un nuovo focolaio con decine di nuovi casi di positività al virus.
A renderlo noto sono stati proprio i responsabili della struttura, i quali hanno diffuso un bollettino che può risultare pericoloso e preoccupante. Stando a quanto si legge nella nota diffusa dai vertici del “Trivulzio”, infatti, ci sono 64 membri dello staff positivi al Covid. Per il momento non c’è ancora la forte pressione esercitata dal virus durante la primavera, visto che i dipendenti del Trivulzio sono ben 551. Ma un primo campanello di allarme inizia a suonare.
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Tuttavia, dalla tanto discussa Rsa di Milano arriva una comunicazione molto chiara. “In considerazione dei falsi positivi risultati tra i pazienti l’azienda sta provvedendo a sottoporre a nuovo tampone anche il personale asintomatico risultato positivo“. Dunque l’intenzione è quella di scoprire se i casi risultati in queste ultime ore siano in realtà dei falsi positivi. Per questo motivo si sta accelerando per effettuare la scoperta ed eventualmente isolare gli anziani finiti sotto la cura degli eventuali dipendenti positivi.
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Attualmente al Pio Albergo Trivulzio di Milano risultano alcuni casi di positività al Covid-19 anche tra i pazienti. Sono al momento 7 sui circa 900 che attualmente risiedono presso la Rsa meneghina. Tuttavia nel frattempo si sono segnalati altri 45 casi di soggetti risultati positivi in un primo momento, ma che al secondo tampone effettuato subito dopo hanno fatto emergere la falsa positività al virus. Intanto si indaga su questi nuovi casi all’interno dello staff.