Palestre, corsi di lingua e abbonamenti: tutte le indicazioni dopo il Dpcm

Ho acquistato il biglietto per uno spettacolo teatrale in cartellone per metà novembre. Ora però, dopo il Dpcm del 26 ottobre, lo spettacolo sarà sospeso. Posso riavere i soldi spesi per il biglietto? L’abbonamento in palestra mi sarà rimborsato? Tutte le risposte sul nuovo Dpcm.

Per gli spettacoli dal vivo sospesi si può chiedere un voucher da utilizzare entro 18 mesi.
Hai acquistato uno ski pass stagionale da usare in un comprensorio sciistico ma adesso gli impianti sono chiusi e chissà se potranno tornare a funzionare. E anche se riaprissero, con il numero attuale dei contagi, non mi sento più sicuro di voler andare a sciare. Posso chiedere un rimborso?
In questo caso non c’è impossibilità della prestazione perché gli impianti potrebbero riaprire. Il cliente potrebbe solo invocare la risoluzione del contratto dettata dall’articolo 1467 del Codice civile per poter riavere i soldi indietro. Per chi scia abitualmente ad esempio, potrebbe non essere un problema accettare un voucher utile per la prossima stagione. Cosa succede se la mia azienda decide di farmi lavorare in smart working e non posso usufruire dell’abbonamento annuale dei mezzi?
Il decreto ristori non ha previsto rimborsi. L’articolo 1464 del Codice civile potrebbe però venire in soccorso di entrambe le parti coinvolte. Se il consumatore ha un interesse all’adempimento parziale, ovvero a continuare a usare i mezzi quando lo smart working finirà, potrà chiedere il rimborso di una parte o ne potrà usufruire non appena terminato il lockdown. 


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Cosa succede per l’abbonamento di palestre e piscine?

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Anche in questo caso non esiste una norma specifica, ma si potrà comunque inviare una richiesta per chiedere la rideterminazione del contratto. Attenzione però anche alle clausole firmate. Molti centri sportivi dopo il lockdown hanno rivisto i loro contratti, prevedendo gli sport a distanza, se i locali dovessero essere chiusi da provvedimenti di contenimento della pandemia. È il caso di molte palestre che si sono dotate di piattaforme online e personal trainer in videoconferenza. Se il cliente ha accettato l’allenamento online non potrà richiedere il rimborso.


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Mi sono iscritta a un corso annuale di lingua inglese, ma mi è appena arrivata la comunicazione che le lezioni si terranno in videoconferenza. Posso chiedere il rimborso?
Si applica quindi il Codice civile che però può essere derogato da clausole espresse firmate e accettate dal cliente. Se nel contratto non ci sono clausole di questo tipo, si potrà chiedere una riduzione del prezzo versato. L’autonomia contrattuale delle parti permette alla scuola di prevedere nel contratto l’offerta, in caso di lockdown, di un voucher o di uno sconto di cui lo studente potrà beneficiare per il corso successivo. Nei contratti tra imprese/professionisti e i consumatori ci si attiene al controllo di vessatorietà delle clausole previsto dall’articolo 33 del Codice del consumo.

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