La Guardia di Finanza di Roma ha arrestato 20 persone, coinvolte nel traffico di sostanze stupefacenti. Tra questi c’è anche Roberto Fittirillo, appartenente alla ex Banda della Magliana nella Capitale.
Un fiume di cocaina che ha trovato un argine impossibile da attraversare. Ancora una nuova operazione antidroga è stata messa in atto alle prime luci del mattino. Questa volta siamo a Roma, dove i militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza hanno messo a segno una lunga serie di arresti. Sono ben venti i soggetti finiti in manette, grazie a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale capitolino. Il capo di accusa per tutti i soggetti finiti in manette è il traffico di sostanze stupefacenti.
L’operazione, che si è svolta nella mattinata odierna, è arrivata al termine di una lunga serie di indagini. Queste sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia che opera nella Capitale. A coadiuvare le indagini sono stati gli uomini del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma. Gli inquirenti, dopo aver seguito per diverse setitmane proprio il traffico di droga, sono riusciti a smantellare la folta rappresentanza, composta dai venti soggetti che sono finiti in manette stamattina. E tra questi c’è anche un membro della ex Banda della Magliana.
Stiamo parlando di Roberto Fittirillo, meglio noto come Robertino. Classe 1954 ed esponente in vista della Banda della Magliana, era l’uomo incaricato di tirare le fila di questo maxi traffico di cocaina nel suo quartiere di origine, il Tufello. La zona è quella nord-orientale di Roma, dove era in atto una molto ben articolata organizzazione, suddivisa tra l’area logistica e quella di distribuzione delle sostanze stupefacenti. A occuparsi della logistica era Massimiliano, figlio di Robertino, insieme ai complici Enrico Gentilezza e Angelo Braccini. Tutti e tre sono stati raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare insieme a Robertino.
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Per quanto riguarda la distribuzione delle sostanze stupefacenti, di questa si occupava Alessio Marini, Stefano Rossetti e Massimiliano Raguli. Al loro fianco, talvolta, si ritrovava anche un altro membro particolarmente in vista nel commercio di droga a Roma, ovvero Danilo Perni. Questo ramo si occupava di individuare gli eventuali acquirenti delle sostanze stupefacenti e contattare i fornitori per far arrivare la cocaina nel minor tempo possibile. E come abbiamo già detto, era proprio questo l’aspetto curato nei dettagli più importanti dall’organizzazione sgominata dalla Guardia di Finanza.
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Ma il nome di “Robertino” non è l’unico già noto alle forze dell’ordine e all’opinione pubblica. È spuntato durante le indagini anche quello di Fabrizio Fabietti, soggetto legato a Fabrizio Piscitelli, meglio noto come Diabolik. Quest’ultimo è l’ultrà della Lazio ucciso nella Capitale ad agosto dell’anno scorso. Fabietti era considerato uno dei principali acquirenti della cocaina proveniente dall’organizzazione sgominata questa mattina dai militari della GdF. Inoltre il suo nome era noto alle forze dell’ordine per il suo coinvolgimento nell’operazione “Grande Raccordo Criminale”
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