Il presidente del Consiglio, ha firmato il nuovo Dpcm sulle misure restrittive anti-Covid. Il testo è stato pubblicato in Gazzetta.
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Il testo del nuovo Dpcm è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Le nuove misure restrittive contro il coronavirus si dividono in norme a livello nazionale e provvedimenti suddivisi per zone (gialla, arancione, rossa).
Le regole estese all’interno territorio nazionale restano le stesse: dall’obbligo di indossare la mascherina anche all’esterno, al divieto di assembramento nei parchi pubblici, passando per la chiusura di palestra, piscine, cinema, teatri e musei. Così come la chiusura alle 18 di bar e ristoranti.
Uno dei principali cambiamenti per tutto il Paese sarà il coprifuoco anticipato, ma non alle 18 come avrebbero voluto alcuni governatori regionali. La circolazione sarà vietata dalle ore 22 alle ore 5. In questa fascia oraria gli unici spostamenti consentiti saranno quelli per comprovate esigenze lavorative o di salute, sempre dichiarati tramite autocertificazione.
Per quanto riguarda la divisione del territorio italiano, ci saranno zone gialle, arancioni e rosse. Queste ultime due saranno soggette a ulteriori misure di contenimento del coronavirus. Ad esempio nelle zone rosse – quelle in cui l’allerta è più alta – dovranno restare chiusi tutti i negozi, tranne i rivenditori di generi alimentari. È specificato sul documento: “Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari”.
In queste aree il provvedimento ferma anche i mercati, tutte le attività di bar e ristorazione, e le attività sportive. L’unica forma di lavoro concessa ai ristoranti sarà la consegna a domicilio, con l’asporto consentito fino alle 22.
Più “soft” saranno le misure nelle ad alto rischio, cioè le cosiddette arancioni. Qui resteranno aperti i negozi, ma saranno chiusi i bar e i ristoranti. Per evitare la diffusione del contagio da coronavirus, inoltre, saranno vietati gli spostamenti “con mezzi di
trasporto pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza”, salvo che per comprovate esigenze di lavoro, studio, salute e necessità.
Nelle prossime ore si saprà a quale area appartiene ogni regione, ma nel frattempo – stando alle anticipazioni – i territori che rientrano nella zona rossa sono Lombardia, Piemonte, Calabria, Alto Adige e Valle d’Aosta. Quelli definiti zona arancione, invece, sono Puglia e Liguria. Rimangono in dubbio il Veneto, che oscilla tra la zona verde e la zona arancione, e la Campania, che rischia di essere compresa tra le zone rosse.
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