Come capire l’amore di Dio? Da ciò che chiede a noi: di amarlo con tutti noi stessi. Proprio perché lui stesso lo ha fatto con noi, e ci insegna la via della sua felicità, un Dio che ci ha amato più di sé stesso.
Liturgia della Parola di oggi Mercoledì 4 Novembre 2020
- S. CARLO BORROMEO, VESCOVO – MEMORIA
Prima Lettura
Dedicatevi alla vostra salvezza. È Dio infatti che suscita in voi il volere e l’operare.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
Fil 2,12-18
Miei cari, voi che siete stati sempre obbedienti, non solo quando ero presente ma molto più ora che sono lontano, dedicatevi alla vostra salvezza con rispetto e timore. È Dio infatti che suscita in voi il volere e l’operare secondo il suo disegno d’amore.
Fate tutto senza mormorare e senza esitare, per essere irreprensibili e puri, figli di Dio innocenti in mezzo a una generazione malvagia e perversa. In mezzo a loro voi risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola di vita.
Così nel giorno di Cristo io potrò vantarmi di non aver corso invano, né invano aver faticato. Ma, anche se io devo essere versato sul sacrificio e sull’offerta della vostra fede, sono contento e ne godo con tutti voi. Allo stesso modo anche voi godetene e rallegratevi con me.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale – Dal Sal 26 (27)
R. Il Signore è mia luce e mia salvezza.
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura? R.
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario. R.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. R
Il Vangelo di oggi Mercoledì 4 Novembre 2020
Chi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 14,25-33
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
Parola del Signore
Dio ci ha amato più di sé stesso – Commento al Vangelo di oggi Mercoledì 4 Novembre 2020
Gesù ci indica la via per seguirlo: rinunciare agli averi, ad ogni certezza. Ci dice piuttosto di avere una certezza: quella della croce, da portare con sé con la speranza di chi sa guardare a Dio. Per amare Dio non ci sono compromessi. Piuttosto, o lo si ama totalmente, o non si può dire di essere “cristiani”. Amare Dio vuol dire amare senza compromessi: l’amore che ci chiede è esclusivo, perché infinito è il suo amore per noi.
Il commento al Vangelo di ieri:
Da sempre e per sempre. Dunque, chi vuole iniziare a seguirlo, dovrà da subito decidere di lasciare tutto: allora guadagnerà tutto. Dio infatti ci chiede tramite suo Figlio Gesù di amare il prossimo come amiamo noi stessi, cioè di un amore grandissimo e senza compromessi.
Ci chiede però di amare colui che tutto ci ha dato, se possibile, ancor di più: questo perché possiamo in qualche modo essere simili al suo amore, che ha amato noi più di sé stesso, morendo per noi.