Valter Guiducci, imprenditore del settore edile, è morto all’età di 59 anni. Risiedeva a Casablanca ed è stato ricoverato nei giorni scorsi dopo la seconda positività al Covid. Ma lo avevano portato nella clinica sbagliata.
Una brutta notizia riguarda un nostro connazionale che viveva e lavorava all’estero. Una storia terribile, che ha ancora una volta l’emergenza Covid alla base. Il soggetto in questione si chiamava Valter Guiducci, un imprenditore livornese che operava nel settore edile. Valter aveva 59 anni e abitava da diversi anni a Casablanca, dove si era stabilito per portare avanti la sua impresa. Tuttavia, il toscano è morto nelle scorse ore, dopo essere risultato per la seconda volta positivo al Covid-19. La prima positività risale addirittura a nove mesi fa.
Il Covid si stava diffondendo poco per volta già nel Nord dell’Africa nei primi giorni. Nel frattempo Valter Guiducci era risultato positivo, salvo poi guarire senza grosse ripercussioni. Tuttavia alcuni giorni fa, la nuova notizia negativa. L’ha diffusa proprio l’imprenditore toscano, attraverso il suo profilo su Facebook: “E così ci risono, positivo al COVID 19, la seconda volta in 10 mesi. Ormai ci ho fatto l’abbonamento. A parte febbre a 39, problemi di respirazione e gambe praticamente bloccate non sto poi troppo male. La cosa positiva è che ho l’occasione di riposarmi un paio di settimane, quella negativa è che non ho tempo per riposarmi. Per il resto prendiamola con filosofia, sono stato molto peggio quando ho preso la mega polmonite nel 2015”.
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Non una persona fortunata, il buon Valter, a giudicare proprio dal fatto che ha contratto una brutta polmonite circa cinque anni fa. Ma i nodi, per lui, stavano purtroppo per venire al pettine. Anche perchè si stava per verificare un clamoroso caso di mala sanità. Anche in questo caso ci ha pensato lo stesso Guiducci a svelarlo: “Amici soprattutto quelli del Marocco se potete aiutatemi. Sono capitato nella clinica sbagliata e mi stanno dando il colpo di grazia. Sto morendo, se qualcuno mi contatta il dottor Gentile del consolato di Casablanca affinché intervenga. È l’unica possibilità che mi resta, devo essere trasferito d’urgenza in Italia. Grazie”.
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Tuttavia, questo trasferimento non è mai arrivato. L’ultimo messaggio scritto da Valter Guiducci sui social risale al giorno successivo al clamoroso appello. “Amici, sento la vostra vicinanza. La situazione è dura ma combatto”, ha scritto, provando a rassicurare gli amici virtuali e i familiari che lo seguono su Facebook. Nel frattempo, però, la situazione non si apprestava a migliorare, proprio a causa del clamoroso errore che lo aveva portato nella clinica sbagliata. E alla fine, per lui non c’è stato niente da fare. Valter Guiducci è morto.
