Grave incidente sul Gran Sasso, 16enne alpinista precipita dalla parete ghiacciata: gravi le sue condizioni, lotta tra la vita e la morte. Insieme a lui anche un amico e collega di 27 anni, ancora sotto shock.
È in prognosi riservata e ricoverato in rianimazione, il ragazzo di 16 anni rimasto vittima ieri di un incidente in cordata a Pietracamela, nel versante teramano del Gran Sasso. Insieme a lui un altro 27enne, che non sarebbe in pericolo di vita. Secondo quanto si apprende dalle fonti, i due escursionisti si trovavano sopra il Rifugio Franchetti quando si è verificato l’incidente. La coppia di escursionisti era partita in mattinata per fare alpinismo sul Gran Sasso. Nonostante la giovane età, i due erano esperti di montagna, e solo qualche settimana erano stati sulle Alpi per delle escursioni impegnative sulla neve.
Le condizioni del 16enne di Magliano de’ Marsi (L’Aquila) sono definite al momento gravissime. Il giovane lotta al momento tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Teramo, dove è stato già sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico, durato alcune ore ed effettuato da un team chirurgico multidisciplinare. A seguito dell’incidente di cui è stato vittima, infatti, il ragazzo ha riportato seri politraumi, in particolare al cranio, al torace, al bacino e all’addome.
Destano meno preoccupazione, invece, le condizioni dell’amico 27, che non avrebbe riportato lesioni gravi ma sarebbe comunque rimasto in forte stato di shock. L’escursionista più grande, infatti, stava effettuando una cordata con il collega più piccolo, quando lo avrebbe visto precipitare rovinosamente nel vuoto. Come riportato da fonti informate sui fatti, il 27enne fosse diventato un vero e proprio punto di riferimento per il 16enne, rimasto orfano di entrambi i genitori.
L’incidente è avvenuto nella mattinata di ieri ai Prati di Tivo, sul versante teramano del Gran Sasso. Sul luogo dell’incidente sono arrivati tempestivamente i tecnici del corpo nazionale di soccorso alpino, dopo aver ricevuto un allarme lanciato da un terzo alpinista che ha assistito all’incidente. Gli alpinisti del Cnsas sono arrivati in elicossorso, e dopo aver prestato le prime cure ai giovani, che hanno riportato diverse fratture e traumi, li hanno trasferiti all’ospedale Mazzini di Teramo.
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A causare la caduta dei due giovani dalla parete potrebbe essere stata la presenza del ghiaccio. Secondo quanto si apprende, infatti, i due stavano scalando sul versante settentrionale del Corno Grande, a quota 2.700 metri, quando all’improvviso si è staccata una placca di ghiaccio a causa del vento.
Una notizia inaspettata, soprattutto per la loro vasta conoscenza dello sport e del panorama montano. Gli alpinisti sono infatti molto conosciuti nella comunità, tanto che il più grande è stato definito vivere di “pane e montagna” fin da quando era piccolo. Anche il 16enne, nonostante la giovane età, è un esperto di scalata, e ha sempre coltivato la sua grande passione dell’alpinismo.
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