Gabriele Cirilli ha voluto rendere pubblico il suo dolore per il lutto che ha investito la sua vita, ovvero la perdita del grandissimo Gigi Proietti che per lui non è stato solo il suo maestro e guida nel mondo dell’arte, ma anche colui che afferma essere il ‘suo secondo padre’.
L’attenzione mediatica oggi resta concentra sull’addio a Gigi Proietti, deceduto il giorno del suo ottantesimo compleanno quanto tutti, fan e anche mondo dello spettacolo, erano pronti ad onorare la sua carriera piena di tantissimi successi che hanno segnato anche la storia del teatro, cinema e televisione italiana.
Dal talento di Gigi Proietti sono stati anche forgiati altri artisti, come appunto Gabriele Cirilli che oggi ha deciso di stringersi nel suo dolore.
Gabriele Cirilli: il dolore per l’addio
Come abbiamo avuto modo di spiegare all’inizio del nostro articolo, la morte di Gigi Proietti ha davvero colpito tutti, dai fan a tutti coloro che nel corso della loro carriera hanno avuto modo di incontrarlo e conoscerlo.
In particolar modo, a palare di Gigi Proietti è stato anche Gabriele Cirilli che deve a lui l’inizio della sua strabiliante carriera essendo uno degli artisti che ha studiato teatro e recitazione con il grande artista.
“Mi ha regalato un sogno”
Gabriele Cirilli, con la voce spezzata dall’emozione, ha condiviso con Eleonora Daniele un ricordo che vede Gigi Proietti al fianco del padre quando era solo un ragazzo.
Leggi anche -> Morte Gigi Proietti, la vita privata: la compagna Sagitta Alter, le figlie Susanna e Carlotta
Leggi anche -> Addio Gigi Proietti | Che malattia aveva il mattatore romano
Visualizza questo post su Instagram
L’attore, dunque, ricordando gli inizi della sua carriera ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“È andato via il mio secondo papà. Io dico sempre la vita me l’hanno regalata i miei genitori, ma la seconda vita me l’ha regalata Gigi Proietti perché mi ha regalato un sogno, mi ha permesso di diventare attore. Quando durante la scuola lui era a recitare al Sistina, mio papà (che sarebbe andato via da lì a poco nel 1992), non credeva molto in questo lavoro e mi diceva: ‘Sei sicuro di voler far questo? Sei sicuro che questo sia il tuo lavoro?’. Allora io lo portai a vedere I 7 Re di Roma, entrammo in camerino a fine spettacolo e Gigi disse: ‘Suor Cirilli lasci volare questo ragazzo, ce la farà’. E io vidi mio padre rasserenarsi”.
