Il presidente dell’Ordine dei medici piemontesi Guido Giustetto fa una richiesta al Governo nazionale e a quello regionale. “La situazione è ora talmente grave che è in gioco la stessa tenuta del sistema sanitario”.
Continua a peggiorare la situazione nel nostro Paese, al cospetto della seconda ondata di Covid che è ormai diventata realtà. Per il terzo giorno consecutivo è cresciuta la percentuale di tamponi risultati positivi in Italia. Tuttavia, la situazione è da monitorare in virtù del gran numero di persone asintomatiche o paucisintomatiche presenti nel nostro Paese. Anche se alla fine il problema più grande è quello che riguarda la tenuta degli ospedali italiani. Di giorno in giorno, il numero delle persone ricoverate per Covid cresce di almeno 900 nuove unità.
Ed è per questo motivo che sono gli stessi vertici degli ospedali e del personale medico a lanciare l’allarme. L’ultimo in ordine di tempo riguarda l’Ordine dei Medici del Piemonte, che ha fatto una chiara richiesta al Governo nazionale. Sono in particolare i medici chirurghi e odontoiatri della regione piemontese a richiamare l’attenzione del premier Conte e del consiglio dei ministri, oltre che del governatore Cirio. La richiesta è fin troppo chiara: ci sono troppe persone che sono costrette a ricorrere al ricovero in ospedale. Per questo motivo, bisogna optare per il lockdown.
“L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Torino – si legge nella nota congiunta – , a fronte delle numerosissime richieste e segnalazioni arrivate nelle ultime ore da medici ospedalieri e da medici di medicina generale, ritiene sia assolutamente necessaria l’istituzione immediata di un nuovo lockdown, a causa dell’aggravarsi dell’emergenza sanitaria in corso“. Dunque i medici della regione piemontese non sembrano riuscire più a reggere. E già nei giorni scorsi erano emerse le prime avvisaglie, con alcuni pronti soccorso chiusi.
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A spiegare in maniera ancor più chiara la situazione complicata degli ospedali del Piemonte ci ha pensato Guido Giustetto. Il presidente dell’Ordine dei medici della regione ha spiegato di essere consapevole degli eventuali danni di un secondo lockdown. Ma al tempo stesso, la pressione sugli ospedali è troppo forte: “Siamo pienamente consapevoli delle conseguenze economiche, sociali e psicologiche che può provocare per tutte le persone un nuovo lockdown. Si tratta di un provvedimento che causa enormi disagi e che, pertanto, rappresenta davvero una soluzione estrema“.
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Il dottor Giustetto ha dunque chiamato in causa il Governo nazionale e quello regionale. Anche perchè il rischio è quello di veder crollare il sistema medico e quello sanitario, non solo della regione ma dell’intero Paese. “Per cui chiediamo al Governo di mettere in atto tutte le forme di aiuto e sostegno possibili. Tuttavia, la situazione è ora talmente grave che è in gioco la stessa tenuta del sistema sanitario, che altrimenti non sarà più in grado – conclude il presidente dell’Ordine – di provvedere alla salute dei cittadini“.
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