Giulio Berruti, la dura confessione sulla malattia: “Ho pensato al suicidio”

Giulio Berruti- Foto tv- Meteoweek
Ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, Giulio Berruti si è raccontato, parlando della malattia con cui convive e del suo amore per Maria Elena Boschi.

Giulio Berruti si racconta a Verissimo: l’attore ha parlato del rapporto con l’attuale compagna, Maria Elena Boschi.
Non solo: Giulio ha anche parlato della malattia di cui soffre, la fibriomalgia, a causa della quale ha dovuto affrontare un periodo particolarmente drammatico.
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Giulio Berruti racconta il momento più difficile della sua vita
«Soffro di fibromialgia, una patologia poco conosciuta, io la chiamo “la str…” perché bisogna saperci trattare. È una malattia che nasce dalla mancanza di un neurotrasmettitore, la serotonina. Porta dolore cronaco a macchia di leopardo con un’intensità anche molto elevata», ha spiegato Berruti.
«Può portare anche ansia, depressione, attacchi di panico. Ho speso migliaia di euro l’anno in fisioterapia. Il sistema sanitario nazionale non la riconosce ancora. Io ho scoperto di averla dal 2017 ma forse l’avevo già dal 2006. Ho passato momenti difficilissimi e non ti nascondo che in un’occasione ho pensato qualcosa di brutto», ha precisato l’attore.
Berruti ha confessato come ha superato quel momento così doloroso: «In quel caso ho avuto delle perone vicino che hanno saputo accogliermi e comprendermi. Mi hanno aiutato. Ho passato un anno e mezzo in cui non ho lavorato. È stato molto difficile».
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Giulio e Maria Elena Boschi: l’aneddoto sulla prima notte insieme
L’attore ha anche parlato del suo rapporto con Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva. «Ho scoperto una persona molto dolce e vulnerabile, ci confrontiamo spesso, abbiamo un bel rapporto. Siamo complementari, io ho tante passioni che non sono le sue, ma la incuriosiscono e viceversa. Con lei sono felice, questo dice tutto», ha detto Giulio.

Come si sono conosciuti i due? «L’ho incontrata per la prima volta nel 2014, io uscivo dal cinema e lei entrava. L’ho salutata. Poi ci siamo visti tre anni dopo a un evento pubblico. Le ho mandato un mazzo di rose a Palazzo Chigi, ma lei non mi ha mai risposto. Ci siamo rivisti dopo il lockdown. Avevo idee poltiche diverse. Ho scoperto una persona molto umana, molto dolce, vulnerabile. Ci lega l’etica sul lavoro. Al primo appuntamento, lei era molto emozionata ed è caduta dalla sedia. Ha fatto cadere il vino sulla tovaglia e sulla camicia. In quella nostra goffaggine, c’è tutto. La prima notte insieme, mi ha chiesto di pregare per le persone più deboli. È una di noi, una ragazza», ha concluso.