Fabrizio Paciocco si è schiantato mentre faceva uno dei suoi voli con la tuta alare. È finito dritto su una roccia sui monti Lessini, in Trentino. Un malore o una manovra sbagliata alla base della sua morte.
Fabrizio Paciocco era un uomo abituato a volare, a sfidare le leggi della natura e della fisica. Il suo ultimo volo, però, è stato quello che gli ha fatto perdere la vita. E la comunità di quelli che lui, che facevano base jumping e si erano appassionati a questa disciplina, ne piangono la scomparsa avvenuta in circostanze ancora tutte da capire. Il 46enne, uno dei principali specialisti in tutta Italia di questa discipina da considerare estrema, non è riuscito a sopravvivere all’ennesimo volo della sua vita. Purtroppo, l’ultimo.
Fabrizio Paciocco ha perso la vita durante una delle sue esibizioni, che si stava svolgendo in Trentino. Si trovava nei pressi dei monti Lessini, quando a un certo punto qualcosa non è andato come doveva. Il volo del base jumper era partito al confine tra il Trentino Alto Adige e il Veneto. Fabrizio era partito con alcuni amici, ma al momento in cui si è lanciato non c’era nessuno con lui. Era in corso la consueta diretta che Paciocco stava facendo con il cellulare, gli amici lo seguivano da lì. Ma a un certo punto si è interrotto il segnale, motivo per cui è scattato l’allarme.
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Quando non voleva, Fabrizio Paciocco lavorava nella sua Torino come professionista delle valutazioni ambientali. Ma la sua più grande passione era e restava sempre il base jumping, una disciplina che praticava ormai da anni con grande professionalità e tenendosi aggiornato sulle ultime novità. Con lui ha volato spesso anche la moglie Maria Cristina, ma anche lei in questo tragico ultimo volo ha provato a tenersi in collegamento con il marito attraverso la diretta. Fabrizio gestiva anche un canale Youtube, in cui inseriva i video dei suoi voli con la tuta alare.
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Il corpo di Fabrizio Paciocco è stato recuperato dai soccorritori, chiamati dai suoi compagni di volo dopo che si era interrotto il segnale della diretta su Facebook. Il ritrovamento è avvenuto grazie anche all’utilizzo di un elicottero, ma non appena è stata scoperta la macchina del base jumper è stato possibile capire la zona nella quale si trovava la sua salma. Alla base di questo incidente, che è costato la vita al 46enne di Torino, può esserci un improvviso malore, oppure una manovra sbagliata che ha portato al conseguente schianto.