Il post con cui Roberto Burioni attacca Giuseppe Conte è abbastanza indicativo. “Gli italiani non vanno trattati come i bambini di 5 anni che credono in Babbo Natale”, si legge.
L’Italia e gli italiani sperano e confidano in una futura ripresa del Paese sul fronte del Covid. La curva del contagio continua a salire giorno dopo giorno, anche se gli ultimi due giorni hanno portato risultati stazionari, seppur particolarmente alti. Ormai poco meno di un italiano su sei risulta positivo al tampone, fermo restando che viene svolto un numero di test mai visto prima nel Paese. Ma un altro aspetto sul quale si sta discutendo a lungo è quello relativo al vaccino. Anche perchè non mancano gli aspetti positivi sui test che si stanno svolgendo in giro per il mondo.
Roberto Burioni è uno di quelli che hanno sempre espresso pareri negativi sulle notizie che arrivano. A suo parere, infatti, non sarà sufficiente attendere un paio di mesi, come hanno detto in tanti, prima di vedere sul mercato le prime dosi del vaccino anti-Covid. Secondo il noto virologo – ma anche secondo altri esperti – potrebbe essere necessario attendere un altro anno. Se non altro per consentire agli scienziati dei laboratori di mettere a punto un vaccino che sia fedele e duraturo, ma anche che non provochi i tanti temuti effetti collaterali.
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Al tempo stesso, però, non sono mancati gli annunci con tanto di squilli di tromba. Sono arrivati dal Brasile, dove il governatore dello Stato di San Paolo ha parlato di sei milioni di dosi di vaccino in arrivo dalla Cina. Ma anche Ursula von der Leyen e Giuseppe Conte sono apparsi particolarmente fiduciosi sull’arrivo del rimedio contro il Covid. Il presidente del Consiglio Europeo ha parlato addirittura di 700 milioni di europei che riusciranno a ottenere il vaccino, anche se con tempi più ragionevoli. Ma nel mirino di Burioni c’è soprattutto il premier italiano.
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Uno degli ultimi annunci fatti da Conte nei giorni scorsi parlava chiaramente di prime dosi di vaccino durante il mese di dicembre. Un lasso di tempo troppo breve secondo Roberto Burioni, il quale ha risposto per le rime al presidente del Consiglio italiano. Tanto da aver scritto un post su Twitter in replica alle sue parole: “Capisco l’esigenza di motivare i cittadini nei sacrifici durissimi che sono necessario – scrive il virologo – ma non è possibile trattarli come bambini di 5 anni che credono a Babbo Natale“.
Capisco l’esigenza di motivare i cittadini nei sacrifici durissimi che sono necessarî, ma non è possibile trattarli come bambini di 5 anni che credono a Babbo Natale. https://t.co/b2bwIIWtft
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) October 31, 2020