Un giovane parroco di Taurisano, in provincia di Lecce, ha dato la colpa ai fedeli della propria positività al Covid.
«Adesso potete ufficialmente scrivermi su quella lista che avete presentato domenica scorsa: stamattina ho fatto il tampone per scrupoli di coscienza e sono risultato positivo. Ora sono in quarantena, o meglio in clausura, la chiesa è chiusa in questi giorni, vi auguro buona festa di tutti i Santi, ci sentiremo spesso visto che non ho niente da fare in questi giorni», promette e conclude così: «Dicono che la notte è giovane ma stesera è positiva». Così un parroco salentino comunica ai suoi fedeli la positività al coronavirus. Attraverso i social, con i ironia. Don Ippazio dopo essersi sottoposto in via cautelativa al tampone per l’alto numero di contagi che si sta verificando nel piccolo centro salentino, è risultato anch’egli positivo al virus. Il video si apre sulle note del telegiornale e racimola tantissimi commenti. Intanto in Puglia l’ansia per la diffusione del virus è alle stelle. “Abbiamo dovuto prendere una decisione difficile, quella di sospendere la didattica in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado”: l’ordinanza del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, è arrivata pochi giorni fa e stabilisce lo stop da venerdì 30 ottobre a martedì 24 novembre. Questo cambierà completamente l’approccio della popolazione all’emergenza sanitaria.
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Le attività in presenza restano riservate esclusivamente rispetto ai “laboratori e la frequenza degli alunni con bisogni educativi speciali”. Emiliano lo aveva annunciato nel pomeriggio su Sky Tg24 durante la trasmissione “I numeri della Pandemia”. Per poi aggiungere: “Da venerdì 30 ottobre 2020 è sospesa l’attività didattica in presenza nelle scuole pugliesi di ogni ordine e grado. Sono almeno 286 le scuole pugliesi toccate da casi Covid. Tutto questo in un solo mese di apertura e nonostante in Puglia la scuola sia iniziata il 24 settembre, ben 17 giorni dopo altre regioni. I dati ci dicono che sono almeno 417 gli studenti risultati positivi e 151 i casi positivi tra docenti e personale scolastico. Questa decisione tiene conto anche dell’appello dei pediatri pugliesi. Ci auguriamo che i dati epidemiologici consentano al più presto il ritorno alla didattica in presenza”. La messa, al contrario è ancora consentita, motivo per cui il parroco potrebbe essersi preso il virus. Sulla chiusura delle scuole non è stata per niente d’accordo la Ministra Azzolina: «La Regione Puglia – dice Azzolina su Facebook – ha sospeso le attività didattiche in presenza definendo “impressionante” il numero dei contagi. Eppure, secondo quanto ci ha comunicato, si tratta di 417 studenti risultati positivi (su una popolazione studentesca di 562 mila). La stessa Regione ha poi ammesso che il problema in realtà non è la diffusione del virus all’interno delle scuole ma l’organizzazione del lavoro della Sanità regionale. Si riaprano al più presto le scuole, evitando conseguenze gravi, presenti e future, per gli studenti e per le famiglie».
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