Le due gemelline di sette anni sono state uccise dalla madre a colpi d’arma da fuoco, mentre dormivano. Poi la stessa arma è stata utilizzata per portare a termine il suicidio. La donna stava affrontando la fine del suo matrimonio ed “era in causa col marito per la loro custodia legale”.
L’omicidio è avvenuto nel sonno, a colpi di arma da fuoco. La madre ha preso l’arma e l’ha puntata contro le due gemelline di sette anni, sparando. Poi quell’arma l’ha rivolta contro sé stessa e ha tirato l’ultimo colpo. Una tragica storia di omicidio-suicidio nel segno dell’instabilità mentale: la donna stava attraversando la fine del matrimonio, era in disputa legale con l’ex marito per la custodia delle bambine, si trovava in difficoltà economica e in un profondo stato di depressione. E’ questo il quadro che fa da contorno alla tragedia scatenata da Michele Boudreau Deegan, psicoterapeuta di 55 anni. La donna viveva con le sue figlie di sette anni a Sudden Valley, nello stato di Washington. A chiamare i soccorsi sarebbe stato un vicino della donna che avrebbe chiamato la polizia dopo essersi accorto di quanto accaduto. Ma nulla hanno potuto fare gli agenti, se non constatare il decesso delle tre. L’identità delle piccole resta ancora sconosciuta per decisione degli inquirenti.
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La donna, sconvolta dalla battaglia legale con l’ex marito per la custodia delle bambine, si trovava anche in uno stato di squilibrio mentale, come riportato anche da alcuni conoscenti. “Amava tanto le sue bambine, ma aveva dei problemi mentali negli ultimi tempi. In pochi mesi si era ritrovata a dover fronteggiare un divorzio, gravi problemi economici e aveva paura di perdere le sue bambine. Non era una persona cattiva, amava davvero le sue figli, non le aveva mai maltrattate e voleva proteggerle, ma era una donna mentalmente malata e terrorizzata dall’idea di perdere le gemelline”.
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Una versione differente rispetto a quella fornita dai vicini, che invece non avrebbero mai potuto sospettare un’evoluzione del genere: “Non c’era alcun segnale di ciò che alla fine è accaduto, se non il fatto che le bambine si vedevano molto poco fuori di casa”.
