Meloni e Salvini criticano duramente le nuove misure anti Covid emanate dal premier Conte, ma per Scanzi sono gli unici a non poter parlare.
Il centrodestra ha preso la palla al balzo. I segretari di partito Matteo Salvini e Giorgia Meloni, rispettivamente della Lega e di Fratelli d’Italia, non hanno perso tempo dopo la firma del nuovo Dpcm. Hanno subodorato il malcontento che sarebbe scoppiato – soprattutto da parte di commercianti e ristoratori – a seguito delle misure restrittive, e lo hanno cavalcato.
Dal giorno dopo la presentazione del provvedimento, lunedì 26 ottobre, i leader del centrodestra rilasciano dichiarazioni e pubblicano post sulle proprie pagine Facebook criticando il Governo e appoggiando le proteste scoppiate in questi giorni nelle piazze di tutta Italia.
Le parole di Meloni
“Caos e fughe nei centri di accoglienza, porti aperti, gruppi di pusher che bivaccano e spacciano morte nelle stazioni, mezzi pubblici strapieni…ma al governo bastonano le attività italiane con illogiche e pesanti restrizioni. Ma davvero pensano che gli italiani non vedano i controsensi di queste illogiche decisioni? Per quanto tempo ancora credono di poter prendere in giro i cittadini?”, è uno degli ultimi post comparsi sulla pagina ufficiale di Meloni.
Un altro, invece, sottolinea la mancanza di comunicazione tra la maggioranza e l’opposizione e la totale estraneità del centrodestra a proposito delle decisioni prese con l’ultimo Dpcm. “Conte domani viene in Aula, dopo 4 giorni dall’ultimo DPCM, a ‘informare’ il Parlamento di quello che già tutti gli italiani conoscono. Al Parlamento è consentito votare su queste misure, e sulle proposte dell’opposizione? Ovviamente no. L’ennesima passerella di chi vorrebbe usare il Parlamento come un teatro per i suoi monologhi”, ha scritto la leader di Fratelli d’Italia attaccando Conte.
Il post di Salvini
La risposta di Scanzi
Alle critiche da parte del centrodestra si è opposto Andrea Scanzi ieri sera, martedì 27 ottobre, durante la trasmissione diMartedì, su La7. Il giornalista nel suo intervento ha ricordato quando, la scorsa estate, Salvini e Meloni strizzavano l’occhio ai negazionisti del virus partecipando alle manifestazioni dei no-mask e organizzando comizi senza rispettare le linee guida di sicurezza.
“Tutti possono criticare il governo. Tutti tranne Salvini e Meloni. Dovrebbe esserci un limite, ma certa gente ha la faccia come il Bolsonaro”, ha iniziato Scanzi. E ha continuato: “Salvini ha fatto assembramenti per mesi, non ha rispettato le regole, ha partecipato a simposi ‘minimizzatori’ al Senato vantandosi di non avere la mascherina, e ancora parla. Lui e la Meloni si chiedono: ‘Cosa avete fatto per evitare la seconda ondata?’. La domanda va rovesciata: ‘E voi che avete fatto per evitarla?'”.
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Poi il giornalista ha ripercorso le dichiarazioni politiche dei due leader nei mesi passati. “Ma ve le ricordate certe frasi di Salvini e Meloni d’estate? Qualcuno coltiva ancora la memoria? Ve la rinfresco io. 24 giugno, Meloni ‘Non ho scaricato l’app Immuni e invito tutti a non scaricarla’. 25 giugno, Salvini: ‘Ma perché dovrebbe esserci una seconda ondata del coronavirus? Quindi è inutile continuare a terrorizzare le persone’. 29 luglio, Meloni: ‘Stato di emergenza? Al Governo pazzi irresponsabili’. 14 luglio, Salvini: ‘Il Covid è stata un’emergenza ospedaliera che ora è finita. Lo dicono i numeri. Smettetela di terrorizzare l’Italia’. E davvero ancora questa gente parla? Ma stiamo scherzando?”, ha sentenziato infine Scanzi.