Manifestazione no Dpcm: guerriglia a Roma, cariche della polizia [VIDEO]

Tensione, cariche della polizia, scontri, cassonetti in fiamme, guerriglia urbana: finisce nel caos la manifestazione “no Dpcm” di Roma.

Erano diverse centinaia di persone a piazza del Popolo, Roma, a manifestare contro il Dpcm del governo e la chiusura di tante attività, in particolare ristoranti e bar, che il nuovo provvedimento impone di chiudere alle 18. In realtà è una protesta che arriva da tutti quei lavoratori – partite Iva, piccoli imprendotori, autonomi – che si trovano a fare i conti con un nuovo lockdown (di fatto) e con la paura, questa volta, di non farcela. Una protesta che sta attraversando l’Italia e che sta incrementando, giorno per giorno, numeri e tensione. A Roma, già teatro di un’altra iniziativa simile, è esploso lo scontro: cariche della polizia, bombe carta e fumogeni, cassonetti dati alle fiamme. Tutto inizia qualche minuto prima delle otto di sera, quando diverse centinaia di persone si radunano a Piazza del Popolo: un gruppo arriva dalla vicina piazza Cavour, dove si era appena svolto un corteo di commercianti, ristoratori e liberi professionisti. Un altro gruppo, più agguerrito, arriva direttamente nella piazza: sono militanti di Forza Nuova, che avevano indetto un presidio. La tensione sale subito: lanci di bottiglie, petardi, fumogeni. Ad un certo punto esplode una bomba carta, o così almeno sembra: e scoppia il caos. La Polizia di Stato, sostenuta da un drappello di agenti della Guardia di Finanza (tutti in tenuta anti sommossa), fa partire una carica. Un blindato con idrante irrompe nella piazza, ed inizia a sparare getti di acqua ad alta pressione sui manifestanti, che si disperdono immediatamente. Una parte finisce a piazzale Flaminio, un altro gruppo rimane in piazza, e prova a portare avanti la manifestazione.

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Ormai la situazione è però fuori controllo: gruppi di manifestanti – le frange più violente – iniziano a mettere a ferro e fuoco le zone circostanti: il lungotevere Arnaldo da Brescia, piazza della Libertà, via Cola di Rienzo, alcune traverse di piazza Risorgimento. Presi di mira in particolare i cassonetti, distrutti e dati alle fiamme, mentre sugli agenti in tenuta anti sommosa piovono bottiglie , sampietrini, petardi. L’aria diventa subito irrespirabile, tra i lacrimogeni della polizia ed il materiale pirotecnico dei facinorosi (che viene difficile definire manifestanti). Per quasi due ore è un rincorrersi tra le vie del quartiere Prati. Ad un certo punto è necessario anche l’intervento dei Vigili del Fuoco: troppi cassonetti dati alle fiamme, con gruppi di residenti spaventati che provano a spegnere gli incendi con secchi d’acqua e piccoli estintori. Gli scontri si diradano: alle spalle di piazza Risorgimento arriva una ambulanza. Un ragazzo – fermato dalla polizia – è a terra, circondato dagli agenti. Probabilmente ha partecipato agli scontri, ed è stato fermato. Sono le dieci passate quando la situazione si normalizza, ma l’impressione è che nelle città, in tutto il paese, la tensione stia crescendo: il timore di non riuscire a sostenere un secondo lockdown è diffuso, e c’è molta sfiducia nella possibilità che il governo mantenga la promessa di sostenere chi è stato costretto a chiudere – o quasi – la sua attività. Nel video, il report della manifestazione e degli scontri.

alcuni fermati per scontri a Roma

Ci sono alcuni fermati per i disordini di stasera a piazza del Popolo durante una manifestazione a cui partecipavano anche i leader di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino. Lo si apprende da fonti di polizia. Dopo le cariche, la zona è ancora presidiata dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa, mezzi idranti e blindati mentre un elicottero sorvola l’area.

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