I primi ristori a fondo perduto per le attività che hanno dovuto chiudere dopo l’ultimo Dpcm del governo arriveranno entro il 15 novembre, forse anche qualche giorno prima. A dirlo, Roberto Gualtieri.
C’è una data, una scadenza, una tempistica entro la quale gli italiani riceveranno gli aiuti che sono stati loro promessi. “Entro il 15 novembre, in tempi record, arriveranno i ristori a fondo perduto, il pezzo forte del decreto”: ad assicurarlo è stato il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che ha chiarito anche come l’erogazione dei fondi previsti dalla nuova manovra sarà veloce e pratica: un bonifico dell’Agenzia delle entrate. “Per alcuni settori il coefficiente sarà 1 per i ristoranti 1,5” per altri settori potrà arrivare a 2. Nel decreto anche sostegni specifici per turismo e somministrazione”, ha detto il Ministro presentando la misura al Consiglio dei Ministri, alla presenza, tra l’altro, anche del Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli; di Confcommercio; Confesercenti; Cna; Casartigiani; Cnfartigianato.
Roberto Gualtieri ha ribadito la rapidità delle tempistiche intervenendo alla trasmissione “Uno mattina”. Il ministro dell’economia ha poi fatto riferimento alle proteste degli ultimi giorni avvenute nelle grandi città: “Sono ruppi di violenti neofascisti che nulla hanno a che fare con le categorie in difficoltà e che approfittano della sofferenza delle persone per avere comportamenti violenti”, ha detto Gualtieri chiarendo poi che lo Stato non permetterà più, né tollererà, il verificarsi di altri episodi simili. Certo, le preoccupazioni dei commercianti e dei titolari delle attività oggetto delle restrizioni restano comunque legittime: “E’ pesante dopo un anno difficile dover chiudere di nuovo, ma è necessario. In tutta Europa sono già state prese queste misure o si stanno prendendo, proprio per evitare lockdown generalizzati”.
Gualtieri ha poi rivendicato gli sforzi e i risultati ottenuti: “Nel terzo trimestre avremo un risultato estremamente positivo, l’economia ha avuto un rimbalzo forte e questo ci ha dato risorse in più”, ha affermato. Il rallentamento nel quarto trimestre era insomma già stato previsto, ma partirà una stagione di investimenti, di programmi sempre con massima flessibilità per adattarsi alla situazione. “Ma noi eravamo stati previdenti e così siamo stati in grado di varare un decreto di questo tipo in breve tempo”, ha proseguito. Quanto alle prospettive per la chiusura dell’anno, il ministro ha spiegato: “Se riusciremo nel nostro obiettivo di contenere l’aumento dei contagi ed evitare chiusure più drastiche rimarremo nelle previsioni che abbiamo formulato nella Nadef, per ripartire con una grande stagione di investimenti”.
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