Gli indici peggiorano, tonfo di Francoforte, Milano perde il 4,06%: le borse risentono dei nuovi lockdown in molti Paesi.
Ancora in forte incremento la curva epidemica in Italia: sono 24.991 i nuovi casi di Covid, contro i 21.994 di ieri, ma con un nuovo sensibile aumento di tamponi, 198.952 contro i 174.398 segnalati ieri, quindi 24.554 in più. Il tasso di positività è al 12,5%. In Europa la situazione non è affatto migliore, come nel resto del mondo. Secondo i dati dell’Oms aggiornati al 27 ottobre, il Paese che ha fatto segnare il maggior incremento giornaliero di casi di Covid-19 sono gli Stati Uniti (62.364 in 24 ore). Seguono India, Francia e Italia. Nella lista delle 10 nazioni con il più alto incremento giornaliero di nuovi positivi sono sei i Paesi europei. Non è questo l’unico aspetto aspetto a spaventare: l’economia cola a picco, le borse ne sono un evidente dimostrazione. L’impatto della nuova ondata di Covid sull’economia torna a spaventare gli investitori, preoccupati dal rincorrersi di Paesi (a cominciare dalla Francia) che rimettono sul piatto l’ipotesi di serrate totali per contenere i contagi. L’ombra del lockdown si fa scura su tantissimi Paesi. I listini europei ampliano il ribasso nel primo pomeriggio: Milano affonda e perde in chiusura il 4,06% con la società dei test Diasorin – che potrebbe beneficiare dalla pandemia – tra le uniche note positive sul listino principale. Anche Saipem tiene botta dopo i conti trimestrali, male invece i titoli bancari e il comparto auto. Si segnala comunque una trimestrale positiva per Fca. In un periodo in cui non si circola settore auto e viaggi sono ai minimi storico.
Il passivo è pesante anche sulle altre Borse europee che tornano così ai minimi di cinque mesi fa, mentre il Vix – l’indice della “paura” di Wall Street – rivede i massimi da giugno. Londra cede il 2,55%, Francoforte precipita del 4,17% mentre per Berlino si profila lo spettro di un mini lockdown e Parigi del 3,37 per cento. In forte sofferenza anche Wall Street: alla chiusura degli scambi in EUropa il Dow Jones cede il 2,92% e il Nasdaq il 3,03%.
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In Asia la situazione non è di molto migliore. Le azioni asiatiche hanno trattato miste, con Tokyo debole e le Piazze cinesi in leggero rialzo. Sulla Borsa di Tokyo, il Nikkei ha perso lo 0,29% e il Topix ha accusato una flessione dello 0,31%. Hong Kong ha perso lo 0,4% mentre Shanghai inverte rotta sul finale e chiude in rialzo dello 0,8% con acquisti che gli operatori segnalano provenire dall’estero.
A pagare il conto dell’incertezza è anche il petrolio, il cui andamento è storicamente collegato alle aspettative sull’economia in genere. Alla fine qualche buona notizia: nel mese di settembre, il trend, a conferma della ripresa post lockdown, è stato positivo del 10,1% (a 646,43 miliardi di yuan), a un passo più lento del +19,1% di agosto. Sempre tra i dati macroeconomici, l’Istat ha rilevato un +8,3% dell’export a settembre con un surplus di 5,3 miliardi.