La notizia arriva al termine di uno studio condotto in Brasile sulle misure anti-Covid. Dallo studio sono emersi due profili: l’empatico rispetta le restrizioni, l’antisociale è colui il quale vi si oppone.
Un nuovo sviluppo, proveniente direttamente dal Sud America, svela che indossare la mascherina non fa solo bene alla lotta contro il Covid-19. Non si tratta solo della lotta sul piano sanitario, ma si sfocia anche negli aspetti sociali e pedagogici del tema. Proprio così, perchè indossare la mascherina renderebbe le persone decisamente migliori. Di contro, chi non si allinea all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale contro il Covid diventa una persona decisamente scontrosa. Anzi, stando a chi ha condotto uno studio, si rende anti-sociale.
Questo è il frutto di uno studio condotto da una equipe di scienziati in Brasile. Da questa indagine si evince che chi non rispetta le misure di contenimento del Covid-19 porta in superficie la propria parte peggiore. E gli aggettivi che vengono utilizzati dagli autori dello studio sono tutt’altro che lusinghieri: insensibili, ostili, manipolativi e irresponsabili. Tra le altre cose, dallo studio si evince che il rifiuto delle misure anti-covid, come indossare la mascherina, mantenere le distanze e igienizzare le mani, è collegato a disturbi antisociali di personalità.
La conclusione è giunta dopo uno studio che ha coinvolto ben 1.500 persone che sono state intervistate. Si tratta di soggetto che vanno dai 18 ai 73 anni di età. Hanno svolto un questionario in cui sono stati analizzati gli impulsi provati dai partecipanti, in base a sentimenti suscitati da altre persone. E tra questi sentimenti, emerge anche il tema legato al rispetto delle norme anti-Covid. Sul The Independent si legge che sono emersi due profili da questa indagine: l’antisociale, collegato a chi non rispetta le norme, ed empatico, connesso a chi rispetta le restrizioni.
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Il profilo antisociale è collegato a punteggi più alti per quanto riguarda domande che portano ai valori di insensibilità, inganno, ostilità, impulsività, irresponsabilità, manipolazione e assunzione di rischi. Questi, stando a quanto viene riportato dagli studiosi brasiliani, sono “tratti tipici del disturbo antisociale di personalità”. Il profilo empatico, invece, è collegato a punteggi più alti per quanto riguarda la risonanza affettiva. I punteggi più bassi, invece, sono riguardanti le domande associate a un disturbo antisociale di personalità.
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Gli studiosi che hanno condotto questa indagine hanno provato a dare la propria chiave di lettura ai risultati ottenuti. Da qui si evince una speranza, legata al fatto che lo studio possa convincere la gente della necessità di rispettare le norme anti-Covid. “Attraverso l’individuazione delle persone che presentano tratti di disturbo antisociale – rivelano – è possibile effettuare interventi mirati volti ad aumentare la consapevolezza dell’importanza delle misure di contenimento e al conseguente rispetto delle stesse”.
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