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Bellanova contro il governo: “Criticità scaricate solo sull’agroalimentare”
La ministra delle Politiche agricole e alimentari Teresa Bellanova attacca il governo sulle misure restrittive previste dal nuovo Dpcm.
“Eccessive e in parte sbagliate”. Così ha definito le misure restrittive contenute nel nuovo Dpcm la ministra delle Politiche agricole e alimentari, Teresa Bellanova, in un videomessaggio all’assemblea dei soci Origin Italia, con Qualivita. Fa riferimento alla chiusura anticipata di bar e ristoranti, prevista per le ore 18, per cui migliaia di ristoratori stanno protestando nelle piazze di tutta Italia da ieri, lunedì 26 ottobre.
Le parole di Bellanova
Secondo la ministra di Italia viva, le nuove norme anti Covid “scaricano su alcuni comparti, l’agroalimentare insieme alla ristorazione tra questi, criticità che invece sono evidentemente altrove“. Bar e ristoranti – insieme a cinema, teatri e palestre – sono stati gli esercizi commerciali più duramente colpiti dal Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Per questo la ministra ha dichiarato di stare lavorando affinché “la decisione sul canale horeca (hotel, ristoranti, catering, ndr), impatti il meno possibile sulla filiera agroalimentare e sui segmenti di eccellenza strettamente connessi. Tra le soluzioni migliori anche l’alleanza del mondo delle indicazioni geografiche con quello della Grande distribuzione”.
La critica al Governo di Italia viva
A seguito della conferenza stampa in cui il premier ha annunciato il nuovo provvedimento, anche il leader di Italia viva Matteo Renzi ha criticato le restrizioni imposte alle attività dall’esecutivo. Secondo il senatore la chiusura anticipata di bar e ristoranti non eviterebbe la diffusione del coronavirus, ma piuttosto contribuirebbe ad aumentare la disoccupazione nel Paese.
Il post su Facebook
La sua posizione Bellanova l’ha ribadita anche online, pubblicando un lungo post sulla sua pagina Facebook. “Registro con grande preoccupazione – ha scritto la ministra – quello che sta accadendo nel Paese: persone per bene che scendono in piazza perché hanno paura di non riuscire a farcela. È di questo che dobbiamo occuparci. Intervenendo sulle reali criticità, trasporti e sanità. Lo diciamo, inascoltati, da giorni. Esattamente come abbiamo sempre motivato il disaccordo sulla chiusura alle 18 dei ristoranti che consideravamo e consideriamo uno sbaglio. Un giudizio mai modificato e ribadito sabato fino alla fine. Con tutti i perché”.
Bellanova contro il Governo
Non è mancata la frecciatina al resto della maggioranza di Governo, con cui Italia viva è in conflitto per diverse tematiche (ad esempio, l’uso del Mes). “Sono offensive le dichiarazioni di chi dice che abbiamo cambiato idea: mente sapendo di mentire. Tra forze di maggioranza che si rispettano è intollerabile. Unità e condivisione sono termini sostanziali, non di facciata. L’unità è un esito, un fatto politico, non una petizione di principio. La nostra posizione non è mai cambiata, così come la richiesta di avere a disposizione gli stessi dati scientifici in possesso del Ministro della Salute. Nessuna risposta. Pari dignità e unità vanno di pari passo. A che servono le riunioni di maggioranza se non per misurarci su decisioni anche in base ai quadri di conoscenza?”, ha aggiunto la ministra.
Quello che emerge dal post di Bellanova è una mancanza di comunicazione tra le forze politiche. La stessa rivendicata dall’opposizione. Il problema è che Italia viva fa parte della maggioranza. “Chi ha fatto sacrifici e investimenti per rispondere pienamente alle norme dettate dal Governo, non deve essere penalizzato. Ristoranti, palestre, teatri, cinema, non fa differenza. Lo diciamo da settimane, lo abbiamo detto sabato, lo ripetiamo adesso. Deve essere chiaro: penalizzare il settore horeca significa danni enormi a quel settore e alla filiera agroalimentare”, ha spiegato la ministra.
Aiuti a fondo perduto per gli imprenditori del settore
Poi ha ribadito la proposta del suo partito per aiutare gli imprenditori del settore: “Nel Decreto Agosto avevamo individuato come strumento la decontribuzione. La riproporremo anche stavolta con una misura concomitante: aiuti a fondo perduto per quei prodotti di eccellenza che trovano nell’horeca lo sbocco principale e rischiano di subire di conseguenza le perdite maggiori. Dal mondo della ristorazione continuano ad arrivare fortissimi segnali di preoccupazione, le manifestazioni si vanno moltiplicando. Eppure proprio il Ministro Gualtieri sabato aveva confermato il totale appoggio del settore, che avrebbe assicurato un plauso visto che i ristori sarebbero stati addirittura il doppio di quanto richiesto. Direi che più di qualcosa non torna. Di certo non la coerenza di Italia Viva”, ha chiosato criticamente Bellanova.