La memoria difensiva del presunto autore dell’omicidio prova a far leva sull’assenza di tracce della donna uccisa. Il fratello di Isabella, Paolo, si oppone: “È una tesi ridicola”.
Potrebbe verificarsi un clamoroso colpo di scena nell’ambito del processo per l’omicidio di Isabella Noventa. La donna è morta ormai quattro anni e mezzo fa, nella notte tra il 15 e il 16 gennaio del 2016. Uno dei grandi accusati risponde al nome di Freddy Sorgato, che così come la sorella Debora è stato condannato a trent’anni di carcere. Ma nel frattempo, la memoria difensiva dell’uomo considerato l’assassino di Isabella prova a far leva su un dettaglio non di poco conto. Questo consiste nel fatto che non sono state trovate tracce della vittima all’interno della villa.
L’edificio è considerato il luogo in cui è avvenuto l’efferato omicidio. E il prossimo 18 novembre, giorno in cui avrà inizio il ricorso in cassazione, Freddy Sorgato potrebbe tirare fuori questa carta della disperazione da giocare davanti ai giudici. Il legale del grande accusato, Gian Luigi Pieraccini, sta provando a far leva su questo aspetto. Tanto da aver nominato un consulente tecnico che sia in grado di dimostrare che non sono stati utilizzati prodotti in grado di rimuovere le tracce di Isabella. Dunque Freddy punta su questa nuova tesi: l’omicidio non è avvenuto nella villa, ma nel terreno circostante.
La villa di proprietà di Freddy Sorgato e della sorella Debora è stata passata al setaccio subito dopo l’omicidio e l’arresto dei due fratelli. Attualmente l’immobile si trova in asta fallimentare, ma nei giorni successivi all’assassinio di Isabella sono stati effettuati diversi controlli. Al suo interno non sono mai state trovate tracce biologiche della vittima. Secondo gli inquirenti, la donna delle pulizie si sarebbe armata di solventi e altri agenti chimici per ripulire il pavimento della villa. Tanto che non sarebbe stata trovata nemmeno una traccia di sangue.
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E mentre il legale di Freddy ha nominato il consulente tecnico, gli inquirenti sono passati al contrattacco. Al loro indirizzo è arrivato un attacco proprio da parte dell’avvocato, che accusa il mancato ricorso a tecniche moderne per rilevare l’eventuale uso di prodotti chimici per cancellare ogni impronta. Fino a ora, il racconto di Freddy Sorgato non è stato ritenuto credibile dagli inquirenti. Ma questa nuova svolta, un vero e proprio asso tirato fuori dalla manica del legale Pieraccini, potrebbe dare una grande mano al presunto autore dell’omicidio.
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Nel frattempo, Paolo Noventa ha fatto capire che questa svolta non può avere luogo. Secondo lui, infatti, il lavoro svolto da Freddy e dalla sorella per uccidere Isabella e rimuovere ogni traccia, è sotto gli occhi di tutti. “È una tesi ridicola – ha dichiarato – perchè se sa dov’è il corpo di mia sorella che lo comunichi alla Procura. E di questo fantomatico testimone io non ne ho mai sentito parlare e non ne ho trovato traccia negli atti delle indagini. In molti negli anni si sono recati in Questura o hanno scritto lettere per dire dove era stato occultato il cadavere, ma nessuno era credibile“.
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