La tragedia è avvenuta venerdì scorso, nel tardo pomeriggio, a Cavallino: Alvise Gobbo, infermiere di 47 anni, è morto dopo una passeggiata: giusto il tempo di rientrare a casa, salutare uno dei due figli (che hanno 18 e 15 anni), prima di accasciarsi irrimediabilmente a terra.
Un malore improvviso, irrimediabile, ha stroncato la vita di Alvise Gobbo sulla soglia di casa. L’infermiere di 47 anni è morto venerdì scorso, nel tardo pomeriggio, a Cavallino, dove si era trasferito da qualche anno, pur essendo originario del Lido. Alvise era un dipendente dell’Ulss4, attivo nel reparto di Medicina fisica riabilitativa dell’ospedale di Jesolo. Venerdì scorso, tornato a casa da lavoro, aveva deciso di uscire a fare l’abituale passeggiata fino alla spiaggia. Poi il rientro a casa, in maniera insospettabile l’ultimo saluto a uno dei due figli e poi il malore. L’uomo avrebbe perso i sensi cadendo violentemente a terra. Immediato l’intervento del figlio che, udito il tonfo, si è fiondato sul padre e ha chiamato i soccorsi. Sul posto l’ambulanza della Croce verde che, nonostante i numerosi tentativi di salvare l’uomo, ha dovuto arrendersi di fronte le irrimediabili conseguenze dell’arresto cardiocircolatorio. I sanitari hanno potuto solamente constatare l’avvenuto decesso.
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Una morte che sconvolge tutta la comunità, compresa quella dei colleghi dell’ospedale di Jesolo, dove il 47enne si era trasferito dal San Camillo del Lido. A commentare la tragedia, Carlo Bramezza, direttore generale dell’Ulss4: “Quanto accaduto è terribile. Alvise lavorava con noi da un anno ma nel reparto di Jesolo si era integrato a perfezione con il resto dei colleghi, e fin dal primo momento aveva evidenziato la sua generosità e disponibilità con i pazienti. Ha dimostrato di essere un uomo che non si risparmiava, per tutti noi la sua scomparsa rappresenta una grave perdita. L’intera azienda porge le condoglianze alla sua famiglia e si stringe in un forte abbraccio alla moglie e ai figli”.
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Poi il dolore dei frequentatori della parrocchia di Santa Maria Elisabetta: Alvise, insieme alla moglie Maddalena e ai figli, era un frequentatore della comunità parrocchiale, che ora piange dolorosamente la sua scomparsa: “Era una persona sulla quale si poteva sempre contare sono le parole di alcuni parrocchiani un uomo generoso. Questa tragedia è l’ennesima in un anno nero”.