Drammatico e urgente l’allarme lanciato dal fisico Parisi (La Sapienza): “Contro il Covid misure forti, o oltre 400 morti in 15 giorni”. Al suo appello al governo si uniscono centinaia di esperti e ricercatori italiani.
Fanno paura i numeri macinati dal Covid-19 nel nostro Paese. Se già il virologo Crisanti ha parlato nelle scorse ore di un “punto di rottura“, un punto di non ritorno, ora è l’appello del fisico Giorgio Parisi a lanciare l’allarme: “Misure forti o oltre 400 morti in 15 giorni“. Parisi invita quindi l’esecutivo a riflettere attentamente sul da farsi, e a non risparmiare la possibilità di misure ancora più stringenti per contenere di numeri della pandemia in Italia. Come rilevato infatti dal fisico dell’Università La Sapienza di Roma, “negli ultimi 20 giorni il numero dei casi sta raddoppiando ogni settimana, e da una settimana il numero dei decessi sta seguendo quello dei casi”.
“Quello che sembra certo è che dal numero dei casi di oggi si può risalire al numero dei decessi fra una settimana. Per esempio, il numero dei casi di ieri corrisponde a circa 200 morti fra una settimana e la settimana successiva potrebbero raddoppiare ulteriormente”, ha spiegato Parisi. E ha aggiunto: “Se le misure adottate qualche giorno fa non avranno effetti sarà difficile evitare che si arrivi a 400-500 morti al giorno“.
La preoccupazione, poi, si sposta anche sulla conseguente pressione che gli ospedali soffriranno in casi di numeri del genere. Prevedibile, infatti, è anche un sensibile aumento dei ricoveri nelle strutture di terapia intensiva, fatto che provocherebbe il rischio di “collasso del sistema sanitario”.
Proprio all’ombra di un simile e disastroro panorama, è fondamentale – spiega ancora Parisi- “prendere con la massima urgenza provvedimenti per arrestare l’aumento nella diffusione dell’epidemia. Nel caso fossero misure troppo forti, dopo 10 i 15 giorni si potrebbero ridurre”. Del resto, “gli effetti di una qualsiasi misura sui decessi si vede dopo 15 giorni”. Al di là della decisione che sta mettendo al bivio il governo – e cioè quella di un lockdown debole rispetto a uno più forte – “le decisioni devono essere prese subito”.
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L’appello lanciato al governo da Parisi è ampiamente condiviso da oltre cento scienziati. Per i ricercatori, infatti, serve applicare misure drastiche nei prossimi 2 o 3 giorni, altrimenti c’è il rischio che l’Italia arrivi a contare centinaia di decessi al giorno a causa del Covid-19. L’allarme è stato indirizzato sia al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
“Come scienziati, ricercatori, professori universitari riteniamo doveroso ed urgente esprimere la nostra più viva preoccupazione in merito alla fase attuale di diffusione della pandemia da Covid-19″, scrivono dunque gli esperti in una nota comune, riferendosi proprio alle realisticamente drammatiche stime diffuse dal fisico Giorgio Parisi.
Anche per i ricercatori è infatti di estrema importanza “assumere provvedimenti stringenti e drastici nei prossimi due o tre giorni”, oltre che di disporre di tutto “il necessario contemperamento delle esigenze dell’economia e della tutela dei posti di lavoro con quelle del contenimento della diffusione del contagio deve ora lasciar spazio alla pressante esigenza di salvaguardare il diritto alla salute individuale e collettiva sancito nell’art. 32 della Carta costituzionale come inviolabile”.
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