In ogni Regione si moltiplicano le ordinanze per arginare il contagio. Coprifuoco in Lombardia, Campania e Lazio. A Roma chiuse strade e piazze della movida.
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha chiesto al Governo un lockdown nazionale, specificando che “in ogni caso la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo”. Secondo De Luca, i dati attuali sul contagio rendono inefficace ogni tipo di provvedimento parziale. Il presidente della Regione ha poi aggiunto: “È necessario chiudere tutto, fatte salve le categorie che producono e movimentano beni essenziali (industria, agricoltura, edilizia, agro-alimentare, trasporti). È indispensabile bloccare la mobilità tra regioni e intercomunale. Non si vede francamente quale efficacia possano avere in questo contesto misure limitate”.
Dopo il coprifuoco deciso da Campania, Lombardia e Lazio potrebbe arrivare il primo lockdown regionale Covid anche per la Sardegna. Per le tre regioni che hanno deciso di adottare il coprifuoco, il Viminale ha già predisposto un’unica autocertificazione che dovranno esibire i cittadini per gli spostamenti necessari, quali lavoro ed urgenze. Nel frattempo, da nord a sud si moltiplicano le ordinanze per arginare il contagio, non solo da parte dei presidenti di Regioni ma anche dai sindaci delle grandi città, ognuno secondo le proprie “priorità”.
Il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha firmato l’ordinanza che sancisce, per 15 giorni, a partire da lunedì e fino al 13 novembre, la sospensione delle attività scolastiche per le scuole medie e superiori, e il coprifuoco dalla mezzanotte alle 5 in tutta la Regione per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il provvedimento era atteso da ieri, da quando si è diffusa la notizia di norme più stringenti in materia di prevenzione della pandemia. Nel provvedimento sono contemplate anche misure che riguardano strutture sanitarie e Rsa.
Il coprifuoco dalle 23 alle 5 sino sarà in vigore fino al 13 novembre. Chiusi i centri commerciali nei fine settimana, l’ordinanza della Regione prevede, tra l’altro, anche la didattica a distanza per le scuole secondarie superiori.
Scattato per l’intero arco della giornata il divieto di spostamento dalla provincia di residenza verso altre province del territorio regionale. Da oggi è in vigore l’obbligo di chiusura di tutte le attività commerciali, sociali e ricreative dalle ore 23 alle ore 5 del giorno successivo.
A partire da questa sera la Regione ha previsto il coprifuoco dalle 24 fino alle 5. Mentre da lunedì didattica a distanza per le scuole secondarie superiori e Università. L’ordinanza avrà una durata di 30 giorni. Mentre a Roma sempre da stasera, alcune piazze della movida saranno transennate per evitare gli assembramenti dalle 21 alle 24: piazza Campo dei Fiori, via del Pigneto, piazza Madonna dei Monti e piazza Trilussa a Trastevere.
Massimo entro 48 ore, il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, dovrebbe adottare uno “Stop&Go” di 15 giorni per le principali attività, con contestuale chiusura di porti e aeroporti.
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Contrario a provvedimenti di stop, il governatore Luca Zaia al momento preferisce attenersi alle misure fino ad ora adottate: mascherina per i cittadini, anziché fermare i passaggi tra regioni.
Nei fine settimana chiusi tutti i centri commerciali in tutta la Regione. Rimangono invece aperti solo alimentari e farmacie, i generi di prima necessità. A Torino stretta sulla movida: accesso consentito, dalle 22.30 alle 5, solo a residenti e a chi si reca a far loro visita. Nei locali pubblici solo per il tempo della consumazione al tavolo. Chiusura anticipata alle 22.30 per le attività di vendita da asporto, diverse dagli esercizi pubblici. Per Asti è prossimo il coprifuoco.
Da ieri sera, a Genova, in alcune zone della città è stata disposta la chiusura al pubblico dalle 21 alle 6, fatta salva la possibilità di spostamenti legati alla frequentazione di esercizi commerciali legittimamente aperti e di abitazioni private.
A Palermo divieto di stazionamento per le persone, dalle ore 21 e fino alle ore 5 del giorno successivo esclusivamente nelle giornate di venerdì, sabato e domenica: in una vasta area del centro cittadino dove si concentra in particolare la movida.
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A Rimini è in vigore fino al 13 novembre una ordinanza che vieta la vendita di alcolici dalle 21 alle 5 da parte di minimarket e distributori automatici. Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, oggi ha chiesto ai suoi concittadini: “di restare in casa se non è proprio necessario uscire. Vi chiedo di evitare le feste private, di evitare le feste di laurea, qualsiasi tipo di assembramento”.
Nella Regione da mezzanotte è decaduta la zona rossa, adottata lo scorso 15 ottobre, per i comuni di Saint-Denis, Verrayes e Chambave.
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