Coronavirus: “Uscite solo lo stretto necessario”

Il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, ha raccomandato di uscire di casa il meno possibile.

“E’ importante limitare le uscite da casa allo stretto necessario”: a consigliarlo è il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, nel video che accompagna il monitoraggio settimanale di ministero e Iss. Per Rezza è anche “importante continuare a tenere comportamenti prudenti, quale il distanziamento fisico, l’uso costante delle mascherine e il lavaggio delle mani”. La situazione appare davvero fuori controllo: anche oggi è aumentato ancora il numero dei nuovi contagi. In Italia nelle ultime 24 ore sono stati 19.143 i casi di coronavirus registrati (ieri erano stati 16.079). In calo il numero delle vittime: oggi 91 (ieri erano state 136). Nuovo record per i tamponi: quelli effettuati nell’ultima giornata sono stati 182.032, con un aumento di 11.640 rispetto ai 170.392 di ieri. In Lombardia i nuovi casi positivi sfiorano quasi le 5mila unità, mentre sono 2.280 in Campania e 2.032 in Piemonte. Gli attualmente positivi sono 186.002 (+16.700) con 10.549 pazienti ricoverati con sintomi (+855) e 1.049 in terapia intensiva (+57). Sono in isolamento domiciliare 174mila pazienti mentre sono 2.352 le persone guarite o dimesse. In alcune regioni è stato applicato il coprifuoco e altre misure contenitive importanti. Tra queste la Lombardia, che guida la lista di regioni rosse. “La linea epidemiologica sta salendo. Oggi in Lombardia ci sono 5.000 positivi in più. Il virus ha ripreso a circolare”. Sono le parole con le quali il governatore Attilio Fontana ha iniziato il suo punto stampa a Palazzo Lombardia. Nella Regione oggi sono stati registrati 4.916 casi. “A Milano città i nuovi contagiati sono attorno ai 1.000. In tutta la regione ci sono stati circa 350 ricoveri in più e le terapie intensive raggiungono complessivamente quota 170 (ieri erano 156 ndr)”, aggiunge. Sollecitato nuovamente sulla possibilità di un lockdown nazionale, Fontana ribadisce che “finchè non si arriva a condizioni drammatiche, bisogna fare di tutto per evitarlo”.

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In Italia, però, non è solo il nord ad essere coinvolto. “Su oltre 22mila tamponi, oggi nel Lazio si registrano 1.389 casi positivi, 11 decessi e 88 guariti. È stata superata la soglia dei 10mila guariti. Il rapporto tra i tamponi e i positivi è del 6%”. Sono i dati diffusi dall’assessore della Regione Lazio alla Sanità, Alessio d’Amato, al termine della videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl e aziende ospedaliere, policlinici universitari e l’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Il Presidente di regione, Zingaretti ha già messo le mani avanti: “Vedremo nelle prossime ore e nei prossimi giorni se le decisioni” che si stanno assumendo anche a livello locale “sono sufficienti ma rivolgo un appello affinché anche i provvedimenti più difficili che dovessero essere assunti vengano rispettati”. Siamo vicini ad un nuovo lockdown totale?

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