Scuola, partito oggi il concorso straordinario atto all’assunzione di 32mila precari. Le prove si concluderanno entro la fine di novembre. Continuano le polemiche da parte di sindacati e partiti politici.
Partito oggi il concorso straordinario dei docenti. Sono 32mila i posti da assegnare per la scuola media e superiore, e la procedura permetterà di selezionare tutti gli insegnanti con alle spalle almeno 36 mesi di servizio. Sono però 64.536 i candidati: soltanto la metà di loro riceverà la cattedra presso la Regione scelta, passando quindi da una posizione di precariato a quella tanto ambita del ruolo. Chi riesce a passare e a vincere il concorso, infatti, entrerà al lavoro a partire dal 1 settembre 2021 – la sua posizione lavorativa, però, verrà retrodatata a settembre 2020.
La procedura si è avviata alle 8 di questa mattina. Ai candidati sono stati dati 150 minuti di tempo per rispondere ai quesiti. Per coloro che aspirano al posto comune, previsti cinque quesiti a risposta aperta relative alla propria materia di insegnamento e alle metodologie didattiche, oltre che un quesito di valutazione della lingua inglese. Per i posti di sostegno previsti invece cinque quesiti a risposta aperta sulle metodologie didattiche da applicare alle diverse tipologie di disabilità, e all’inclusività degli studenti disabili nelle attività didattiche. Previsto anche in questo caso un quesito in lingua inglese, per valutare una conoscenza della lingua al livello B2.
Le polemiche
In concorso si è avviato nonostante tutte le critiche e le polemiche mosse dal corpo docenti, dai sindacati e dai partiti politici. Il dito contro la ministra Azzolina è stato puntato soprattutto per via del clima attuale – una situazione di emergenza sanitaria provocata da una pandemia globale. Tra gli oppositori maggiori si conta la Lega di Matteo Salvini, ma anche buona parte della maggioranza non è stata d’accordo con la selezione dei docenti in questa fase di evidente e pericolosa ripresa dei contagi. Per il Pd infatti si sono dichiarati contro la selezione la responsabile del settore scuola, Camilla Sgambato, ma anche Matteo Orfini e Francesco Verducci.
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A far paura in questo periodo, del resto, sono tutti i relativi spostamenti che si rendono necessari con l’effettuazione delle procedure concorsuali, con i precari che per raggiungere la loro sede di esame dovranno attraversare varie Regioni. Basti pensare, in effetti, agli spostamenti dei docenti che dalla Sardegna si sposteranno verso la Toscana e il Lazio, o che dalla Liguria partiranno alla volta del Veneto e della Lombardia – così come anche del Lazio e della Campania.
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Altro appunto mosso verso la gestione del ministero dell’Istruzione, inoltre, è il fatto che non sia prevista una prova suppletiva per tutte quelle persone che malauguratamente nei prossimi giorni dovessero finire in quarantena a causa del Covid-19. Per loro nessuna possibilità di partecipazione al concorso – occasione bruciata sotto imposizione di misure emergenziali dopo ben 6 anni di attesa dall’ultimo concorso utile effettuato.
Ad ogni modo, la procedura continua di selezione docenti continua e non si ferma, ed entro la metà del mese prossimo dovrebbero concludersi tutti gli appuntamenti previsti scaglionati Regione per Regione.