Lega e M5s hanno votato contro il Mes al Parlamento europeo, e questo non fa altro che danneggiare la stabilità della maggioranza.
Un ritorno al passato. Questa la situazione di ieri – mercoledì 21 ottobre – nel Parlamento europeo, dove il Movimento 5 stelle e la Lega si sono schierati contro il Partito democratico. L’argomento? Il Mes, il Meccanismo europeo di stabilità, che continua a sembrare la bomba che potrebbe far scoppiare il governo Conte II da un momento all’altro. L’utilizzo del fondo Salva-Stati, infatti, spacca la maggioranza: da una parte i pentastellati, contrari, dall’altra Pd e Italia viva, favorevoli. Ad aumentare la tensione c’è il centrodestra, allineato su questo argomento con i grillini.
Le due posizioni contrapposte si sono espresse ieri all’Europarlamento. Lega e M5s hanno votato contro la relazione sulle politiche economiche dell’area euro per il 2020, in cui si sostiene l’uso del Pandemic Crisis Support del fondo Salva-Stati. Nel testo della risoluzione infatti si accoglie “con favore” la “risposta rapida e decisa alla crisi” attraverso, tra l’altro, “il programma di acquisto per l’emergenza pandemica Pepp della Bce” e “l’attivazione del Meccanismo Europeo di Stabilità”.
Dopo il voto a Bruxelles Piernicola Pedicini, portavoce del M5s al Parlamento Europeo, ha spiegato la posizione del Movimento attraverso la sua pagina Facebook: “Ciò che sta accadendo in questo scenario di #crisi globale è davvero assurdo, inverosimile. La massa monetaria tende a raddoppiare ma la velocità di circolazione della #moneta tende a dimezzarsi. Questo vuol dire che mentre l’#economia reale soffre, le #banche si stanno arricchendo sempre di più. Ormai si è rotta qualsiasi catena di politica monetaria, per cui ad ogni iniezione di nuova moneta non corrisponde più nessun effetto a livello inflazionistico“, ha scritto l’eurodeputato.
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Il dibattito interno alla maggioranza dunque continua a essere causa di discordia e si capisce bene dalle dichiarazioni rilasciate continuamente dal governo giallorosso sul tema. Nelle ultime settimane, infatti, sembrava che il ministro della Salute Roberto Speranza (M5s) avesse aperto alla possibilità di ricorrere al fondo Salva-Stati, se fosse servito per incrementare le risorse dedicate alla Sanità. La situazione si è ribaltata durante la conferenza stampa che il premier Giuseppe Conte ha tenuto domenica 18 ottobre per illustrare il nuovo Dpcm. Il presidente del Consiglio ha sottolineato che il Mes “non è la panacea di tutti i mali”, dal momento che si tratta di un debito, e che quindi l’Italia non ne avrebbe fatto uso. Tuttavia le dichiarazioni di Conte hanno scatenato diverse obiezioni tra Pd e Iv, tanto che il premier ha dovuto specificare che la discussione è ancora aperta. Nulla è ancora deciso.
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