La Sardegna, a fronte dell’aumento dei casi di Covid-19, è pronta ad un altro lockdown. Entro il weekend verrà emessa la nuova ordinanza: chiusura totale o coprifuoco?
Dopo Lombardia, Campania e Lazio, anche la Sardegna è pronta a emanare misure restrittive drastiche per contrastare la seconda ondata di Covid-19. L’isola, infatti, nell’ultima settimana ha registrato un incremento nel numero dei casi pari al 22,3%, nettamente al di sopra della media nazionale. Questa mattina il Presidente della Regione Christian Solinas ha avuto dunque avuto in videoconferenza una riunione con i capigruppo aperta all’opposizione. L’esito di tale dialogo è che entro massimo 48 l’isola potrebbe trovarsi in un nuovo lockdown.
Nuovo lockdown in Sardegna
Nel corso della riunione tra il governatore Christian Solinas e i capigruppo sono emerse varie ipotesi per contrastare l’aumento dei casi di Covid-19 nella Regione. Il coprifuoco notturno o la chiusura di alcuni settori, tuttavia, sono provvedimenti che non sembrano avere convinto i vertici. A suggerire un provvedimento più duro al Presidente della Regione sarebbe stato anche il comitato tecnico scientifico regionale, i cui membri vorrebbero optare per un blocco totale. Per questa ragione la Sardegna potrebbe entro il weekend entrare in un secondo lockdown. Uno “Stop&Go” della durata di 15 giorni per quasi tutte le attività.
Un problema, tuttavia, è rappresentato dal fatto che il 25 e il 26 ottobre ben 156 Comuni sardi saranno chiamati alle elezioni. Le pratiche di voto, dunque, ostacolerebbero un lockdown tradizionale. Non è da escludere, dunque, che il Presidente della Regione Christian Solinas possa emanare nei prossimi giorni misure meno drastiche e, soltanto dalla prossima settimana, valutare un blocco totale, come da suggerimento nel comitato tecnico scientifico regionale. Con quest’ultimo il governatore e i capigruppo dovrebbero avere un vertice tra oggi e domani.
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Un provvedimento che, ad ogni modo, il governatore Christian Solinas sembra con certezza intenzionato ad approvare è quello relativo alla chiusura dei confini. Entro il weekend, infatti, dovrebbero essere vietate le entrate e le uscite nella regione. I porti e gli aeroporti, al fine di limitare in modo rapido e incisivo gli spostamenti delle persone, verranno bloccati. Non è ancora chiaro, invece, quali restrizioni verranno attuate per la circolazione dei cittadini all’interno della regione e per le attività commerciali.