Tracce di eternità | Commento al Vangelo di oggi 21 ottobre 2020

Incamminandoci su questa vita verso il mistero che la contiene, Gesù ci insegna come percorrerla con i passi giusti. Seguendo le tracce di eternità che ci ha indicato per raggiungere il Paradiso, il suo Regno dei Cieli.

Tracce di eternità
Tracce di eternità | Commento al Vangelo di oggi 21 ottobre 2020 – meteoweek.com

LITURGIA DELLA PAROLA – Mercoledì 21 Ottobre 2020

Ss. Orsola e c.; S. Malco; B. Carlo d’Asburgo
29.a del Tempo Ordinario
Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza
Ef 3,2-12; Cant. Is 12,2-6; Lc 12,39-48

PRIMA LETTURA

Il mistero di Cristo è stato manifestato: le genti sono chiamate a condividere la stessa eredità.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 3,2-12
Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero, di cui vi ho già scritto brevemente. Leggendo ciò che ho scritto, potete rendervi conto della comprensione che io ho del mistero di Cristo.

Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo, del quale io sono divenuto ministro secondo il dono della grazia di Dio, che mi è stata concessa secondo l’efficacia della sua potenza.

spirito santo verità Dio
Spirito Santo (Pixabay)

A me, che sono l’ultimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia: annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo e illuminare tutti sulla attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio, creatore dell’universo, affinché, per mezzo della Chiesa, sia ora manifestata ai Principati e alle Potenze dei cieli la multiforme sapienza di Dio, secondo il progetto eterno che egli ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, nel quale abbiamo la libertà di accedere a Dio in piena fiducia mediante la fede in lui.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Is 12,2-6)

R. Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza.
Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza. R.

Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime. R.

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele. R.

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“Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse, le conosca tutta la terra” (Adobe Stock)

IL VANGELO DI OGGI Mercoledì 20 ottobre 2020

A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto.
+ Dal Vangelo secondo Luca 12,39-48
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».

Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.

Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
Parola del Signore.

COMMENTO AL VANGELO DEL GIORNO – Tracce di eternità

“A chi fu dato molto, molto sarà richiesto”: Gesù ci vuol dire che i doni con cui ci benedice sono anche delle responsabilità. Non bisogna vantarsene come propri: sono doni di Dio, da amministrare. In qualche modo, gli appartengono!

L’unica cosa che invece ci appartiene veramente sulla terra e per sempre è la nostra anima immortale. Di essa dobbiamo avere cura con le buone opere, che riflettano umiltà, purezza di intenzioni e amore al prossimo e a Dio.

Disse la Madonna di Medjugorje apparendo a Mirjana il 2 luglio 2016:

“..Voi, figli miei, voi dovete preoccuparvi soltanto per la vostra anima, perché essa è l’unica cosa che vi appartiene sulla terra. Sudicia o pura, la porterete davanti al Padre Celeste. Ricordate: la fede nell’amore di mio Figlio viene sempre ricompensata. Vi chiedo di pregare in modo particolare per coloro che mio Figlio ha chiamato a vivere secondo lui e ad amare il loro gregge. Vi ringrazio”.


Il commento al Vangelo di ieri:


Senza queste premesse non riusciremo ad amare e a maturare un comportamento fruttuoso e positivo nella nostra vita, facendone una vita vuota e senza misericordia. Una misericordia che siamo tenuti ad avere per gli altri, se vogliamo che Dio ne abbia per noi.

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Anima (Adobe Stock)

Aspettando quindi l’incontro con Gesù, in questa vita saremo chiamati ad amministrare giudiziosamente i suoi doni, e la nostra vita, a servizio di Dio e del prossimo. Solo in questo modo avremo quello che potremmo chiamare un nostro vero “tornaconto”. Trovandoci all’ultimo incontro meritevoli del Cielo e con la gioia nel cuore.

Una vita che ha tracce di eternità già su questa terra, è quella che Gesù ci insegna a percorrere, seguendo le sue orme impresse nel Vangelo.

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