Aumento notevole di casi Covid negli ultimi giorni; il sindaco del capoluogo: “Ci aspettano scelte difficili”.
Ieri, 20 ottobre, sono stati registrati più casi nell’area metropolitana di Genova che a Roma. 762 casi – la stragrande maggioranza delle 907 positività su 6062 test segnalate in tutta la Liguria- su un territorio che conta poco più di 800mila abitanti, contro i 625 della capitale d’ Italia. Una cifra che lascia poco spazio all’ottimismo e che mette in allarme anche il sindaco offrendo una vasta lista di possibilità per niente rincuoranti. A Roma Zingaretti sta pensando di approvare il coprifuoco come avvenuto per la Lombardia di Fontana. Più a sud, in zona Napoli, De Luca limiterà gli spostamenti e la situazione appare sempre più grigia.“Ci aspettano scelte difficili”, ha anticipato il sindaco di Genova Marco Bucci. Oggi va un po’ meglio, ma sono stati fatti meno tamponi: 546 i nuovi positivi oggi, a fronte di 4.950 test, 372 infetti sono a Genova.
Alcune misure di contenimento Covid nel capoluogo erano state prese già. È datata 14 ottobre un’ordinanza regionale che prevede in quattro zone della città il divieto assoluto di assembramento, la chiusura dei centri sociali e culturale, il divieto di manifestazioni e delle attività delle sale giochi e scommesse… ma non è ancora abbastanza.
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Dovrebbe arrivare già oggi, è questione di ore, un’ordinanza che il sindaco Bucci ha condiviso con il ministro Luciana Lamorgese e i primi cittadini dell’area metropolitana. I contenuti li ha anticipati lui stesso ieri in una diretta Facebook. Nelle aree in cui il virus circola di più si va verso una “chiusura” della circolazione al pubblico “dalle ore 9 delle sera fino alle 6 del mattino”. Bando agli assembramenti, ma anche alla libera circolazione: “Ci si potrà spostare per raggiungere la propria abitazione o un ristorante ma non si potrà stare in giro e sostare”. Chi garantirà il rispetto delle restrizioni? Il primo cittadino anticipa: “Non ci saranno dei posti di blocco all’ingresso e all’uscita dei quartieri ma dei controlli intensivi da parte delle forze dell’ordine sì”. La sensazione è che presto si dovranno attendere provvedimenti simili in tutta Italia. “Oggi abbiamo registrato dati particolarmente significativi – ha affermato il presidente Toti – che confermano la crescita dell’epidemia in tutta la regione come in tutta Italia con alcune specificità. Abbiamo superato i 6mila tamponi molecolari nelle ultime 24 ore, a cui vanno aggiunti i tamponi antigenici”. Per quanto riguarda la situazione ospedaliera “abbiamo 67 ricoverati in più rispetto a ieri ma – sottolinea il presidente della Regione – restano basse fortunatamente le terapie intensive, che sono addirittura meno di qualche giorno fa. Sta aumentando ancora la nostra capacità di tracciamento e domani aprirà in Valpolcevera un nuovo punto di Asl3 per l’esecuzione dei test antigenici rapidi in modalità drive-through, anche grazie all’accordo con i medici di medicina generale che abbiamo raggiunto alcuni giorni fa”.