Le nascite in Giappone sono diminuite dell’11%. Uno dei paesi con il tasso di natalità più basso al mondo ha subito ulteriormente un drastico calo. Le cause sono da ricondurre alla pandemia di Coronavirus.
In Giappone il tasso di fertilità delle donne è di appena 1,36. Un dato fortemente allarmante in quanto che la soglia minima che secondo gli esperti consente il ricambio generazionale si attesta a 2,07. Soltanto la Corea del Sud ha stime peggiori. Il paese nipponico, inoltre, a causa della pandemia di Coronavirus, ha subito un nuovo drastico crollo delle nascite. Il clima di incertezza e i problemi economici, infatti, non aiutano le coppie alla ricerca di un figlio.
Il crollo delle nascite
Il Giappone è il paese più vecchio al mondo. Circa il 28% degli abitanti ha più di 65 anni. Da decenni ormai il paese nipponico ha uno dei tassi di natalità più bassi tra tutti i paesi. L’anno scorso la popolazione è diminuita di 512.000 unità. Un dato che quest’anno, a causa della pandemia, rischia di aumentare nettamente. Se, da un lato, il governo aveva tentato di incentivare le nascite tramite alcune politiche poco convincenti, la diffusione del Coronavirus ha messo un brusco freno alle coppie che avevano una minima intenzione di diventare genitori.
Con l’avvento della pandemia, infatti, le donne in gravidanza hanno subito numerosi disagi. Ad esempio, le norme di restrizione per evitare la diffusione del virus non consentono visite puntuali né spostamenti tra regioni per il parto nei luoghi designati. I problemi economici, inoltre, si fanno sentire. In molti hanno abbandonato definitivamente o rimandato ad un periodo indefinito il progetto di diventare genitori proprio a causa dell’assenza di un lavoro stabile. In Giappone, infatti, molti posti sono saltati per l’utilizzo dei robot e della tecnologia in generale in mansioni che in precedenza prevedevano la presenza di esseri umani. Ciò non avviene soltanto nei sistemi di produzione industriale, ma persino nelle case di cura.
I dati del Giappone
I risultati di uno studio effettuato nei mesi scorsi sono allarmanti. Si calcola, infatti, che in Giappone in 25 anni la popolazione calerà di ben 16 milioni, circa il 13%. I numeri relativi all’anno corrente non sono ancora disponibili, ma quel che è certo è che a causa della pandemia il saldo fra nascite e decessi sarà estremamente negativo. Nel 2020 i morti potrebbero raggiungere la cifra record di 1,4 milioni. Un dato che non si registrava dalla seconda guerra mondiale.
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Il Ministero della Salute nipponico, intanto, ha comunicato i dati relativi alle nascite nel trimestre da maggio a luglio. Il tasso di gravidanza delle donne giapponesi è sceso dell’11,4% rispetto al periodo di riferimento di un anno fa. Le nascite, dunque, dovrebbero calare di oltre 900.000 ulteriori unità.
