Milano verrà sottoposta a coprifuoco, ma ciò potrebbe non essere sufficiente per contrastare la diffusione del virus. A lanciare l’allarme è il sindaco del capoluogo lombardo Beppe Sala.
I dati relativi all’emergenza Covid-19 in Lombardia continuano ad essere allarmanti. Il Presidente della Regione Attilio Fontana e il Ministro della Salute Roberto Speranza, per evitare una ulteriore diffusione del virus, ha emesso misure restrittive importanti. Stop alla movida grazie al coprifuoco dalle 23.00 alle 05.00. Le uscire saranno consentite soltanto per comprovati motivi di lavoro, situazioni di necessità e di urgenza e motivi di salute. Il coprifuoco, tuttavia, potrebbe non essere sufficiente, soprattutto in città come Milano. A parlarne il sindaco Beppe Sala.
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L’allarme di Sala
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, ha lanciato l’allarme. “In Lombardia c’è un’impennata di contagi, ricoveri e terapie intensive e questo prezzo non può essere pagato da Milano. Quando il virus si scatena in una grande città ha un effetto dirompente“, avverte.
I dati, con l’Rt lievitato negli ultimi giorni fino a 2,34 e oltre 2 mila contagi giornalieri, sono preoccupanti. Per questa ragione il primo cittadino lombardo ha invitato i soggetti più a rischio, come anziani e persone immunodepresse, a restare a casa. Un pensiero, inoltre, va rivolto a coloro che subiranno i danni economici dettate dalle nuove misure restrittive, come i ristoratori e i gestori dei bar che lavorano per lo più in tarda serata. “Mi sto sgolando con il governo perché questa fascia sia tutelata“, dice.
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Al termine del lungo video-messaggio, Beppe Sala ha precisato di non avere interessi politici nel volere contrastare la diffusione del Coronavirus nella sua città: “Io – conclude –sono verso la fine del mio mandato, l’idea del consenso, del futuro conta zero, per me conta solo la protezione dei miei cittadini e io farò quello che devo fare perché Milano sia protetta, questo è lo spirito che mi sta guidando e mi guiderà“.