Lo psichiatra Alessandro Meluzzi ha commentato con parole pesantissime la famosa telefonata del Premier Giuseppe Conte a Fedez e Chiara Ferragni. Il Premier ha chiesto ai Ferragnez aiuto con i più giovani. Ecco cosa è successo.
Meluzzi attacca Conte e Fedez
Lo psichiatra e psicologo Alessandro Meluzzi, intervenendo al programma Lavori in corso, su Radio Radio, ha attaccato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e la sua telefonata al rapper Fedez e Chiara Ferragni. Conte ha chiesto aiuto ai due influencer, per persuadere i più giovani a rispettare le norme anti-Covid.
Ha spiegato Meluzzi: “La cosa non mi stupisce. Invece i leader dell’opposizione come Salvini, la Meloni o il vecchio Berlusconi non sono mai stati sentiti né coinvolti in questa vicenda”. E ancora: “Conte, che non è stato mai votato da nessuno giustamente si unisce a persone simili a lui da questo punto di vista… un puro fenomeno mediatico. C’è una naturale empatia fra soggetti che non fanno parte del gioco democratico”.
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Il video di Chiara Ferragni
Dopo il video di Fedez in cui invitava i suoi tantissimi fans ad indossare la mascherina, è arrivato anche quello di Chiara Ferragni.
La regina dei social, con i suoi quasi 27 milioni di followers, ha pubblicato una breve stories in cui invitava tutti a rispettare le norme.
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L’appello del Premier Conte ai Ferragnez
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha telefonato in privato Fedez e Chiara Ferragni. Il Premier ha chiesto alla coppia più famosa dei social di aiutarlo a convincere la popolazione più giovane, che segue tantissimo i Ferragnez, a rispettare le misure di distanziamento sociale e a utilizzare i dispositivi di protezione, come la mascherina.
Ha spiegato Fedez: “Ieri abbiamo ricevuto una telefonata molto inaspettata. Siamo stati messi in contatto con il Presidente del Consiglio Conte che ha chiesto un aiuto da parte mia e di mia moglie: se queste stories, anche in piccolissima parte, riusciranno a essere utili, io non posso che esserne contento. Ci è stato chiesto un aiuto sull’esortare la popolazione, soprattutto quella più giovane, a utilizzare la mascherina”.